Tolmezzo: trovato morto ai piedi di un ponte Alfio Colussi, commercialista e componente del cda di Coopca

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(foto sito del MV).

Alfio Colussi, 61 anni, componente del consiglio di amministrazione di Coopca e vicepresidente di ImmobilCoopca, si è tolto la vita.

Il corpo senza vita dell’uomo è stato rinvenuto ai piedi del ponte sull’ex ferrovia che da Tolmezzo portava ad Amaro. Ponte da dove, secondo quanto appreso, Colussi si sarebbe gettato.  Il corpo è stato individuato verso le 15.20 di oggi.

Il nome di Alfio Colussi rientrava fra quelli degli indagati nell’inchiesta che dovrà accertare i responsabili del dissesto della cooperativa: in particolare, i reati ipotizzati sono falso in bilancio, false comunicazioni sociali e abusiva attività di raccolta del risparmio.

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Appena qualche giorno aveva confidato ad un amico tutta la sua immane sofferenza. E martedì 2 giugno, A.C., 61 anni, componente del Consiglio di amministrazione di Coopca, ha deciso di togliersi la vita. Lo ha fatto a qualche chilometro da casa, gettandosi da un ponte sull’ex ferrovia che collegava Tolmezzo ad Amaro.

Il suo nome rientrava nella lista degli indagati dell’inchiesta che dovrà far luce sul dissesto della cooperativa.

«È una cosa terribile – dice il vicario parrocchiale di Tolmezzo, mons. Angelo Zanello, da noi raggiunto telefonicamente non appena nel capoluogo carnico si è sparsa la notizia della tragedia –; persone a lui vicine mi hanno raccontato della sua estrema sofferenza. Pare non riuscisse più a reggere il peso della campagna scoppiata attorno al caso Coopca. Ora – aggiunge mons. Zanello – sto cercando, insieme al sindaco Francesco Brollo, di mettermi in contatto con i familiari, per portare loro una parola di conforto in questo momento così tragico e doloroso».

Solo domenica scorsa, a conclusione del mese mariano, nel Duomo di Tolmezzo si era pregato a sostegno delle persone in difficoltà di tutto il mondo Coopca perchè non cedessero allo sconforto. Ai sacerdoti di Tolmezzo si erano infatti rivolti rappresentanti delle Cooperative carniche proprio perché la comunità cristiana potesse essere vicina alle persone in condizioni di disagio e alle loro famiglie.

Ancora in occasione del Natale scoreso, l’arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato, aveva invitato la comunità e in particolare le istituzioni ad adoperarsi per trovare soluzioni nella condivisione, senza lasciarsi tentare da pericolose contrapposizioni.

 

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Un volo di quasi dodici metri e il decesso immediato. Le ferite riportate da Alfio Colussi, secondo il primo esame esterno della salma condotto ieri dal medico legale, sono compatibili con la caduta dal ponte e non gli hanno lasciato scampo, nonostante l’intervento del 118. Il corpo senza vita del commercialista tolmezzino è stato trovato martedì pomeriggio nei pressi del vecchio tracciato del treno, tra Tolmezzo e Amaro, lungo la strada provinciale 125, in località Pissebus.

Il professionista era uscito di casa verso le 8.30 Era salito sulla sua Volvo V70 grigia e si era allontanato, salutando la moglie e facendole intendere – con poche parole – che non andava a fare una passeggiata, ma che quella sua vita, divenuta così faticosa dopo il terremoto Coopca (era un componente del consiglio d’amministrazione della società e membro di ImmobileCoopCa), cominciava davvero a diventare per lui insopportabile.

Ecco perché la signora, non vedendolo rientrare per pranzo, verso le 13.30 si è recata dai carabinieri del capoluogo carnico per denunciarne la scomparsa. Immediatamente i militari della Compagnia di Tolmezzo, guidati dal capitano Stefano Bortone, hanno attivato le ricerche.

Dopo aver richiesto alla moglie una descrizione fisica dettagliata e le informazioni sulla vettura, hanno fatto scattare il Protocollo persone scomparse, ossia una serie di procedure che prevedono il coinvolgimento di tutte le forze dell’ordine, della prefettura, della questura, di tutte le stazioni dell’Arma e i commissariati, insieme a vigili del fuoco, protezione civile e soccorso alpino.

Pochi minuti dopo le 15 è stata una pattuglia di carabinieri tolmezzini a riconoscere la Volvo di Colussi parcheggiata vicino alla pista ciclabile della strada provinciale. Gli uomini dell’equipaggio hanno visto che a bordo non c’era nessuno e, pochi istanti dopo, hanno notato un corpo steso sui ciottoli che si trovano sotto del ponte di Pissebus.

Sul posto sono giunti i colleghi del Nucleo operativo e radiomobile, il maresciallo Paolo Straulino, comandante della stazione carabinieri del capoluogo carnico, una pattuglia del Commissariato, il personale sanitario insieme a un dottore, i vigili del fuoco del distaccamento di Tolmezzo e poi anche il medico legale, in accordo con la Procura della Repubblica di Udine.

I soccorritori si sono calati da una scarpata con l’aiuto del personale specializzato dei pompieri, ma è subito apparso chiaro che per l’uomo non c’era purtroppo più nulla da fare. La salma è poi stata trasferita nella camera mortuaria dell’ospedale di Tolmezzo, dove sono stati effettuati il riconoscimento e l’ispezione esterna.

Nato a Casarsa della Delizia nel 1953, Alfio Colussi avrebbe compiuto 62 anni il prossimo 7 ottobre. Da tempo era sofferente e appariva provato anche fisicamente, in quanto era dimagrito. Lascia moglie, figlie, oltre a parenti e amici.

 

 

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La triste vicenda che ha messo fine alla vita di Alfio Colussi ha un risvolto anche sociale e politico, legati alla CoopCa e al territorio. Una storia della quale non si vorrebbe parlare, anche per non creare pericolosi precedenti, ma gli amministratori si sentono anche in dovere di esprimere qualche considerazione su quanto avvenuto nei pressi di Pissebus.

Francesco Brollo, primo cittadino di Tolmezzo, considera quanto accaduto una «tragedia umana». «Da sindaco il primo sentimento da esprimere è quello di una estrema tristezza, cordoglio e vicinanza alla famiglia di Alfio Colussi». Brollo non vuole fare dichiarazioni sui contorni della vicenda, non lo reputa opportuno, non a botta calda. «Si tratta di una tragedia umana e come sindaco mi sento, in questo momento, di considerare quanto accaduto solamente sotto questo aspetto», riferisce Brollo.

E non intende addentrarsi nei particolari nemmeno l’ex sindaco della città carnica, Dario Zearo, che pure nelle passate settimane aveva puntato il dito contro il consiglio di amministrazione della cooperativa CoopCa, richiamandolo alle proprie responsabilità. «Con Alfio Colussi non avevo rapporti particolarmente personali, salvo quelli sociale e di convivenza che si hanno con tutti i propri concittadini», riferisce Zaero, chiedendo un po’ di tempo per capire esattamente cosa sia accaduto.

«Mi hanno detto che ultimamente le vicissitudini di CoopCa gli avevano creato qualche apprensione, ma non voglio sbilanciarmi su cosa sia esattamente successo», dice Zearo. Poi, dopo una breve riflessione, l’ex sindaco aggiunge: «Era purtroppo una tragedia annunciata, speriamo che non sia l’inizio di una lunga serie di drammi».

I 145 soci CoopCa di Paluzza sono al centro dell’intervento del sindaco della valle del But Massimo Mentil. «Il dramma umano di questa vicenda viene prima di tutto, ma, come già enunciato nei giorni scorsi dai sindaci della Carnia, dev’essere tenuto in considerazione dal mondo della politica

e della cooperazione».

Mentil richiama i principi di solidarietà e di sussidiarietà del mondo delle cooperative verso «un territorio che, se non vede la fine uno spiraglio alla crisi di CoopCa rischia di far saltare il sistema», chiude Mentil.

Una risposta a “Tolmezzo: trovato morto ai piedi di un ponte Alfio Colussi, commercialista e componente del cda di Coopca”

  1. Terribile notizia. Sono esterrefatto. Ho avuto rapporti di lavoro (era Revisore volontario del Consorzio Universitario Coralp di Tolmezzo) e non con Alfio ed ho sempre apprezzato la sua disponibilità e competenza. Mi piacerebbe non leggere certi commenti (vedi sito del M.V.)di persone che o non lo conoscevano o non sono rispettosi del terribile dramma che ha colpito Lui e la sua famiglia.

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