Tolmezzo: un boom di richieste per far legna a Prà Castello

di Tanja Ariis.
Passo dopo passo, con i cittadini che tagliano la legna nei lotti assegnati dal Comune, si sta riconquistando, dopo 50 anni, il prato di Prà Castello. Complice la crisi economica, c’è stato un boom di richieste da parte dei cittadini al Comune per tagliare legna da ardere nei terreni comunali. Si tratta di un contributo all’economia familiare di non poco conto con una media di 35- 40 quintali prelevati da ciascun assegnatario. «Dopo l’assegnazione da parte del Comune – spiega l’assessore comunale Valter Marcon, che con il collega Ivan Pascolo segue questi aspetti -, i primi tagli sono iniziati con la luna di settembre e ora, dopo la parentesi della neve, sta proseguendo. E in seguito delle assegnazioni fatte ai cittadini nei lotti comunali, anche i proprietari dei terreni limitrofi stanno provvedendo a pulire i loro ambiti. Segno che l’iniziativa è stata trainante e di ottimo esempio. Ci tengo a ringraziare i cittadini assegnatari di questi 12 lotti, che, tranne che in un caso, agiscono in maniera esemplare: puliscono i terreni e accatastano ordinatamente le ramaglie che poi saranno portate vie dal Servizio regionale montano. Un grande ringraziamento va alla nostra guardia boschiva per il suo lavoro nella riconquista del prato di Prà Castello, dopo 50 anni. È l’ambito verde e panoramico più importante della città, a due passi dal centro storico. L’amministrazione comunale crede molto nella sua valorizzazione». E quanto Prà Castello, resa ancora più interessante dagli scavi archeologici, possa acquisire un nuovo ruolo lo si percepisce anche dalla volontà di coinvolgerla in eventi importanti come la Festa Borgat. È l’idea della Nuova Pro loco, che vuole “storicizzare” sempre più la manifestazione. Intanto tra Prà Castello e Torre Picotta continuano anche gli importanti lavori di riqualificazione del Servizio montano manutenzioni di Tolmezzo che dopo lo scorso anno, da dieci giorni è di nuovo all’opera nell’area. Ai due addetti del servizio, all’ingegnere Andrea Bonanni e ai 6 detenuti impegnati nell’intervento che durerà due mesi va il ringraziamento di Marcon che spiega che grazie ad essi potrà essere svolta bene la sramatura e pulitura del sentiero e dell’ambito che sale in Torre Picotta, continuando poi con la pulizia, il prelievo delle ramaglie accatastate dagli assegnatari dei lotti per il taglio della legna in Prà Castello. Per la legna da ardere – riferisce Marcon – in futuro la volontà dell’amministrazione comunale è di continuare ad assegnare alle famiglie altri lotti che, esaurito l’ambito di Prà Castello, saranno individuati verso le prime pendici dello Strabut.