Tomezzo: Toni Martini annuncia nuove rivelazioni sull’eccidio di Porzûs


dal MV di oggi

Nuove rivelazioni sull’eccidio di Porzûs per fare piena luce sul massacro compiuto nel febbraio del 1945 per mano dei comunisti dei Gap. Le annuncia Antonio Martini, già presidente del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Il politico afferma di avere «nuove testimonianze» che potranno consentire di «fare piena luce sulla strage di Porzus». Martini spiega: «Ci fu un ordine ben preciso arrivato al comandante gappista “Giacca” (autore della strage, ndr)». E «quell’ordine venne recapitato da un influente personaggio politico tuttora in vita». Martini per ora non vuole fare pubblicamente il nome della persona alla quale si riferisce, attende di avviare nuove verifiche prima di dare l’indicazione. «Sto studiando ancora e sto seguendo alcune informazioni che mi sono state indicate – puntualizza -. Arriverà il momento nel quale metterò a confronto gli avvenimenti per dare una lettura storica completa e obiettiva di quanto accadde. Tutti coloro che sanno cosa successe sessant’anni fa nel confine orientale italiano dovrebbero parlare. È ora – ammonisce Martini – di raccontare le cose come stanno, di dire la verità». Perché secondo l’ex esponente politico democristiano «la strage di Porzûs deve essere inquadrata non tanto nella faida tra le diverse componenti della Resistenza friulana», ma piuttosto deve essere considerato «un atto di guerra da parte delle truppe jugoslave di Tito nei confronti delle truppe italiane inquadrate nella divisone “Osoppo”».<br />
Rallentata l’attività politica, Martini si è dedicato interamente alla storia, e in particolare agli approfondimenti di quanto avvenne a Porzûs. Martini infatti ha anche recentemente collaborato alla relazione ministeriale istitutiva di malga Porzûs come monumento nazionale. Una relazione che aveva scatenato alcune polemiche. Infatti, è grazie a Martini e a Paola Del Din, medaglia d’oro della Resistenza, la partigiana «Renata», che, dopo mesi di confronti con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, la Direzione per i Beni culturali del Friuli Venezia Giulia, sollecitata anche dal ministro Sandro Bondi, ha corretto la relazione storica contenuta nel precedente decreto del 3 gennaio 2010. La relazione tirata in causa dichiarava «bene di interesse culturale» le malghe di Porzûs, la zona dei vecchi casolari dove i partigiani cattolici e azionisti della Osoppo – il comandante “Bolla”, “Enea” e gli altri – furono torturati e uccisi dai comunisti filo-jugoslavi dei Gap. Poi dopo gli interventi la relazione è stata corretta e gli avvenimenti storici sono stati riportati con maggior precisione.

 

Una risposta a “Tomezzo: Toni Martini annuncia nuove rivelazioni sull’eccidio di Porzûs”

  1. Un politico ancora in vita? Non sono moltissimi: a chi si riferisce Martini?

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