Treppo Grande: la storia delle fornaci in un museo

di Mariarosa Rigotti 

Sono stati due vecchi fornaciai Augusto Fasiolo, di Treppo, e Benito Calligaro, di Buja, a tagliare il nastro del museo delle fornaci. «È stata un’emozione indescrivibile questa due giorni – ha detto il sindaco Rina Di Giusto – condividere con gli artisti la creazione delle opere, il loro coinvolgimento con i bambini della scuola, un convegno di altissima qualità e oggi una giornata con una grande partecipazione di treppesi e anche tanta gente da fuori». Il museo propone un sunto di una ricca collezione di oggetti e proprio a tale riguardo il sindaco ringrazia l’architetto Valentina Piccinno, «senza la quale non ci sarebbe il museo. Il materiale esposto è, infatti, di proprietà della professionista che possiede una ricchissima collezione centrata proprio sulle fornaci».<br />
All’inaugurazione sono intervenuti, tra gli altri, il primo proprietario Pattini e l’attuale Gallo; gli assessori, i consiglieri regionali Paolo Menis ed Enio Agnola, e provinciale Elena Lizzi; per la Comunità collinare c'era Elia Tomai, intervenuto pure il commissario straordinario di Villa Manin Enzo Cainero. Una giornata importante, dunque, quella di ieri per la comunità di Treppo Grande. Infatti, c'è stata l’attesa inaugurazione dello spazio museale dedicato alle fornaci, individuato di fronte al municipio, in attesa della collocazione più ampia e definitiva, a Zegliacco, quando sarà avvenuta la ristrutturazione del sito delle fornaci.
Un appuntamento nell’ambito di “Terra argilla territorio". Simposio di scultura e arti visive”, il progetto voluto dall’amministrazione comunale come momento caratterizzante della identità del paese che sabato ha previsto un simposio e un convegno. Il primo ha scelto diversi artisti per interpretare “luogo, terra e sua trasformazione” e cioè: Sonia Casari, Lauren Moreira, Evandro Casadio, Guerrino Dirindin, Pablo Augusto Garelli e Carlo Vidoni. Mentre il convegno, ospitato a villa Bellavitis, ha scelto quali relatori Claudio Cavalli, Silvia Mornati, Francesca Agostinelli e Flavio Milandri. Invece, ieri dopo la presentazione delle opere che sono esposte in sala consiliare, è seguita appunto, l’inaugurazione del museo con la benedizione dello spazio.