Tricesimo: proteste per la sopressione della fermata di San Pelagio

di VIOLETTA FELETIG
 

La stazione ferroviaria di San Pelagio dall’11 ottobre non è più collegata via bus con Udine: la fermata è stata soppressa e agli utenti, che pagano un biglietto con tariffa integrata per poter viaggiare sia in treno sia in corriera, non resta che la soluzione su rotaia.

Ad avvertire gli utenti è stato un cartello apposto dalla Saf il primo ottobre scorso. Un avviso che ha sorpreso e irritato non poche persone, ma che ha destato grande stupore anche nel Comitato pendolari Alto Friuli  al quale sono giunte numerose le segnalazioni dei viaggiatori abituali utenti di quella tratta, sulla quale potevano scegliere il mezzo e l’orario più confacente alle proprie necessità. Il battagliero Comitato ha pertanto subito inviato una lettera con richiesta di spiegazioni alla Direzione centrale mobilità e alla Direzione regionale Trenitalia Spa a Trieste, alla Saf autoservizi a Udine e al sindaco di Tricesimo. «E’ noto che lungo la linea ferroviaria Pontebbana vige l’applicazione della tariffa integrata Trenitalia – Saf la quale permette all’utente con il pagamento del medesimo titolo di viaggio – ricorda il Comitato – l’utilizzo indistinto sia del vettore automobilistico che di quello ferroviario. L’Orario ufficiale Trenitalia prevede numerosi collegamenti bus giornalieri (una dozzina, ndr) che servono la tratta Tricesimo San Pelagio – Udine e viceversa». Il Comitato si dice anche consapevole delle «difficoltà derivanti dalla pessima dislocazione geografica della stazione» come pure dei problemi di manovra dei bus sul piazzale esterno (anche se sarebbe stato sufficente spostare la fermata di un centinaio di metri) «ma mai avremmo pensato – scrivono – che il gestore eliminasse la fermata tout court».<br />
«Ci domandiamo i motivi di questa soppressione – aggiungono – atteso che i collegamenti in parola sono inseriti ufficialmente nell’orario Trenitalia». «É altresì pacifico che con la soppressione della fermata della stazione di San Pelagio gli utenti di Tricesimo non potranno più utilizzare il vettore su gomma e di fatto vengono meno le ragioni giustificative per l’applicazione della tariffa integrata Saf». In realtà una fermata Saf a Tricesimo c’è, ma è in paese, a 4 km di distanza dalla stazione, e per un certo numero di utenti quella fermata è scomoda.
La lettera del Comitato ha già avuto una prima risposta, poche righe dalla Regione in cui si dice che la missiva è stata girata alla Provincia, competente per i rapporti con la Saf. Ma questa risposta non basta al Comitato, che proprio questa sera incontrerà in Regione (incontro già programmato) i responsabili di Trenitalia e l’assessore regionale Riccardi, ai quali l’argomento verrà nuovamente sottoposto.