Trieste: all’incontro all’Ufficio scolastico regionale la guerra dei numeri sui tagli degli insegnanti

Durante la riunione di oggi all’Ufficio scolastico regionale di Trieste sugli organici, la Cisl Scuola denuncia la pesante riduzione di personale in Friuli-Venezia Giulia, mentre per la responsabile regionale Beltrame la situazione non sarebbe così drammatica. 
      Secondo il sindacato, per l’anno scolastico 2010/2011 sarebbe previsto un taglio di 378 ruoli (171 nella scuola primaria, 43 in quella secondaria di primo grado e 176 nella secondaria di secondo grado), che vanno ad aggiungersi ai 976 già soppressi quest’anno, per un totale di 1345.
      «Come Cisl Scuola – afferma il segretario generale, Donato Lamorte – ribadiamo con forza l’impossibilità per la nostra scuola di sostenere questo ulteriore taglio di posti e cattedre, sia per il personale docente che per il personale Ata, che a livello nazionale subirà una decurtazione di 15.167 unità». Una diminuzione «eccessiva, inaccettabile e insostenibile», dunque, malgrado la decisione del Ministero di procedere in due fasi, e che va ad inserirsi in un processo di rioridino scolastico improntato – stando alla Cisl – a una forte dequalificazione degli istituti tecnici e professionali, che «non riusciranno a garantire quei profili di uscita utili e funzionali a collocare i nuovi diplomati nel mercato del lavoro».

Per il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame, invece sono 397 i posti di insegnante che verranno tagliati in Friuli Venezia Giulia nell’anno scolastico 2010/2011.
Incontrando le organizzazioni sindacali a Trieste, Beltrame ha fornito i dati provvisori relativi agli organici del personale docente delle scuole statali regionali, le iscrizioni di alunni e studenti e anche dei pensionamenti (145 unità dal prossimo primo settembre). In particolare, Beltrame ha evidenziato come nella scuola dell’infanzia l’organico registra un aumento di 12 posti, attestandosi a 1.535 unità. Gli alunni saranno 17.665 (-176 rispetto all’anno in corso). Il modello orario resta confermato a 40 ore settimanali. A richiesta delle famiglie, è riducibile a 25 ore settimanali. Nelle scuole primarie il taglio è di 165 posti, per un organico a 4.365 unità. Le iscrizioni sono 48.758 (+138 unità rispetto all’anno in corso).
«Si prevede – ha affermato Beltrame – di salvaguardare il mantenimento del tempo pieno in tutti i plessi delle scuole primarie della Regione, con 40 ore settimanali per classe. Nella scuola secondaria di primo grado il taglio – ha continuato il direttore è di 68 posti, per un organico a 2.466 unità. Gli iscritti saranno 30.150 (+259 rispetto all’anno in corso). Nella scuola secondaria di secondo grado il taglio è di 176 posti, portando le assegnazioni a 3.837 unità. Il dato, provvisorio, delle iscrizioni è di 45.037 studenti (-197)».
Beltrame ha poi affrontato la questione dei tagli alla scuola. «Parlare solo di questo significa far passare sotto silenzio gli aspetti metodologici innovativi della riforma Gelmini». Prendendo in considerazione il quadro dell’organico del personale docente che attende l’anno scolastico 2010/2011, Beltrame ha sottolineato come gli aspetti metodologici nuovi, «sebbene richiedano un profondo cambiamento della professionalità degli insegnanti, destinato a incontrare resistenze e a viaggiare su velocità diverse, sono comunque le uniche prospettive coerenti con il quadro europeo e mondiale». «La riforma della scuola – ha aggiunto Beltrame – è anche taglio di spesa, ma i tagli sono indispensabili perché la situazione del debito pubblico presenta altre emergenze che non trovano risposte».
Dopo Cgil e Cisl anche la Uil scuola critica i tagli agli organici della scuola in Fvg. «La gestione degli organici è fatta solo con la calcolatrice; si tratta di un sistema di determinazione degli organici che non tiene conto dell’effettivo bisogno dei territori, effettuato senza una preventiva, scrupolosa verifica degli eventuali sprechi», è la critica di Ugo Previti della Uil Scuola.