Trieste: Vissani è in debito con il fisco e la Provincia gli confisca il cachet


Tra i doveri dell’amministrazione locale – che figurava tra gli organizzatori dell’evento – vi è quello di verificare, prima di effettuare pagamenti, che non esistano debiti nei confronti dello Stato e così finisce alla società Equitalia il cachet da 10 mila euro dello chef Gianfranco Vissani per due serate gastronomiche svoltesi nel maggio scorso a Trieste. La decisione  è stata presa dalla Provincia di Trieste che, al momento di versare il compenso, si è accorta che Vissani aveva pendenze con il Fisco, tra l’altro superiori alla cifra pattuita per le serate.
.

Visto che il celebre chef ne aveva, la Provincia ha così deliberato di girare alla sezione Equitalia di Terni, competente per territorio, i 10 mila euro pattuiti con Vissani.<br />

Vissani: «Non ho pendenze». «Non ho pendenze con nessuno, tantomeno con il fisco». Cade dalle nuvole Gianfranco Vissani commentando la notizia sulla decisione della Provincia di Trieste di versare alle tasse invece che allo chef il compenso di 10mila euro per due impegni culturali dello scorso maggio.

«Non so nulla neppure della decisione della Provincia – spiega ancora Vissani- visto che non mi è arrivata alcuna comunicazione formale. L’unica cosa certa è che a maggio scorso ho avuto due impegni per la Provincia di Trieste, entrambi retribuiti ognuno con 5 mila euro e con il viaggio a mie spese, e per i quali ancora devo essere pagato».

La Provincia replica: «Il debito c’è». È stata una procedura automatica, effettuata per qualunque pagamento dell’Ente pubblico, quella che ha portato la Provincia di Trieste a versare a Equitalia, e non a Gianfranco Vissani, il compenso per alcune serate nel capoluogo giuliano.

Lo ha spiegato l’assessore provinciale al Bilancio, Mariella De Francesco, interpellata dal’Ansa in seguito alle dichiarazioni dello chef, che sostiene di non avere pendenze con il Fisco. «È già successo – ha spiegato l’assessore – anche con creditori meno famosi, e noi abbiamo l’obbligo di legge di controllare eventuali debiti con lo Stato. Sul sito di Equitalia risulta questo debito di Vissani, e noi non abbiamo potuto far altro che dare precedenza allo Stato».

Il debito dello chef potrebbe non riguardare strettamente le tasse: «Equitalia – ha puntualizzato De Francesco – fa da riscossore per qualunque tipo di “cartella”. Potrebbe essere stato qualche altro tributo locale. Se c’è qualcosa che non va Vissani se la vede con Equitalia».