TRIVIGNANO UDINESE: no al raddoppio della discarica

Quella che si prospetta sarà una guerra durissima fra Comune ed Exe: l’oggetto del contendere è il raddoppio della discarica di Trivignano situata in località Merlanis. Dal Gazzettino di oggi

Il sindaco Francesco Martines, supportato dall’intero consiglio comunale, riunitosi per la circostanza nell’atrio delle scuole gremito di gente, ieri sera è apparso fortemente determinato a cercare ogni mezzo per bloccare una simile evenienza, che configura come un’azione di forza capace di cancellare il patto sociale stipulato dieci anni or sono (al tempo della prima discarica) tra Comune, Provincia e Comuni della Bassa friulana nel quale si prevedeva la "rotazione dei siti".

Nettamente contario all’ipotesi Exe anche il gruppo guidato da Roberto Fedele, che però non ha mancato di rimarcare come in passato gli ampliamneti del "buco" siano stati eseguiti fra la più disarmante indifferenza. Il ragionamento di Martines è semplice: Trivignano ha già dato; ora tocca agli altri fare la loro parte. Nel fuoco di sbarramento contro il nuovo impianto, il sindaco è confortato dalla relazione di cinque tecnici di chiara fama che hanno analizzato il problema sotto il profilo all’impatto dell’eventuale struttura, dei costi-benefici, delle conseguenze sulla viticoltura, sulla vulnerabilità della acque di falda, sui canoni di affidabilità e sicurezza.«Pur essendo il proponente (Exe) un soggetto pubblico – ha sottolineato Martines – partecipato da Provincia e Comuni, non è stato messo in atto alcun percorso per costruire il consenso (l’unico tentativo è quello della Exe di comprare il sì dei cittadini dando soldi direttamente alle famiglie) prima di partire con la progettazione, percorso che invece è stato fatto nel caso dell’attuale discarica con l’allora Csr». Per il primo cittadino la politica della Exe di costruire discariche da un milione di metri cubi è ampiamente superata dalle strategie che Regione e Provincia di Udine mettono in atto in direzione di una raccolta differenziata spinta (meno rifiuti in discarica e quindi minori esigenze di volumetrie). Ma per Martines c’è un altro imputato in questa vicenda ed è la Provincia di Udine la quale, pur avendo la maggioranza in Exe, "decide di non decidere". «Nonostante le tante sollecitazioni che sono giunte dal Comune – sostiene Martines – non vuole prendere posizione, nel senso di indurre la Exe a revocare la delibera del suo consiglio di amministrazione che approvò il progetto sul quale importanti soci, come Net e Csr, votarono contro proprio perchè mancava il parere favorevole del comune».Un’ultima lamentazione Martines la riserva al fatto che in Regione c’è tutto il tempo per analizzare il progetto, valutarlo, "spulciarlo" mentre un piccolo comune com’è Trivignano, che non ha una struttura organizzativa adeguata per valutare impianti del genere, ha a disposizione appena trenta giorni per esprimersi: Davide contro Golia, dunque, ma si sa come andò a finire.