Tutti sulla barca che la facciamo affondare.

Uno dei pochi record che non fanno gioire (quantomeno non tutti): quello del prezzo del petrolio, e quindi dei carburanti. L’oro nero ha raggiunto quota 102,64 dollari al Nymex, la borsa delle materie prime a New York. Una delle conseguenze più puntuali? Il prezzo del gasolio, che ha toccato in Italia il massimo di tutti i tempi a 1,341 euro al litro . Ma come la mettiamo con il nostro super-euro, anch’esso ai massimi storici sul dollaro? E’ possibile che la moneta unica, così forte nei confronti di quella americana, non riesca quantomeno a compensare gli aumenti del prezzo dei carburanti che noi paghiamo in dollari (tralasciando il discorso delle accise…)? 

Be la risposta è semplicissima: qui in Italia tutti stanno prendendoci in giro e fanno a gara a chi frega di + i consumatori senza che nessuno controlli o li tuteli. La scusa di una gelata (in Gennaio !) fà arricchire i commercianti dell’ortofrutta, poco tempo fa hanno fatto un bell’incasso i produttori di pane e pasta, i venditori di carburanti vari sono anni che ci marciano, le banche stanno dissanguando quelli che per comprarsi la casa hanno fatto un mutuo; le auto e le caldaie devono per legge fare dei controlli a cadenza annuale o biannuale perchè altrimenti i meccanici riparatori non ci vivono; gli apparecchi ortodontici dei nostri bambini pagano un affitto mensile al dentista e così via. Tutti ti fanno credito e poi per restituire i soldi l’usura è dietro l’angolo.

Ma veramente nessuno riesce a capite che distruggere economicamente le famiglie, non metterle più in condizione di avere un futuro, vuol dire  mettere la parola fine per tutti, sopratutto per chi ci vende la merce a questi prezzi? Siamo tutti nella stessa barca: la volete far affondare? Be sappiate che non si salverà nessuno!