Udine: Cecotti vs Honsell?


Era quasi un anno che non parlava di politica e del Comune di Udine, tutto concentrato sulla sua professione e sulla famiglia. Lo avevano tirato più volte per la giacchetta, ma il professor Sergio Cecotti, sindaco per 10 anni, dal 1998 al 2008, aveva sempre declinato l’invito. Però   leggendo l’intervista del suo successore Furio Honsell, da giusto 12 mesi insediatosi a palazzo D’Aronco, il baffo di Cecotti deve avere avuto un fremito. E allora l’ex primo cittadino autonomista non ha esitato a rispondere punto per punto.
«Pare che il sindaco Honsell si sia adombrato assai, leggendo, nei giorni scorsi, che l’attuale amministrazione comunale produce provvedimenti a un ritmo che è tre o quattro volte inferiore a quello della Giunta che la ha preceduta – premette Cecotti –. Honsell si è riproposto di rispondere immediatamente per evitare che, nell’opinione pubblica, si consolidi l’immagine di una amministrazione inefficiente. Ribattere subito, anche a rischio di dire qualche stramberia. Come infatti è puntualmente accaduto». <br />
Cos’è che non la convince? Partiamo dal progettato hospice alla caserma Piave?
«Honsell dice che l’ha spostato alla Piave, è vero. Ma appunto lo ha spostato. L’amministrazione precedente aveva individuato l’hospice in un’area già di proprietà della competente Fondazione, vicino all’ospedale di cui l’hospice costituisce operativamente un’emanazione, e in una situazione di cantierabilità immediata. Non si può sostenere che l’amministrazione precedente non avesse compiutamente provveduto. Semplicemente, l’attuale Giunta ha ritenuto di fare una scelta diversa. Una scelta che definire sciagurata è un eufemismo. Invece di un’area in relazione funzionale con l’ospedale, ne abbiamo una all’altro capo della città. Al posto di un’area già pronta per edificare, vi è un terreno ancora tutto da definire in termini urbanistici e soprattutto da bonificare e urbanizzare. Fra quanti anni l’opera sarà cantierabile? Nel frattempo, quanti disservizi per i malati della nostra città? E ancora, chi pagherà gli extra costi di bonifica e le infrastrutture? Immagino che la risposta sia la Regione, competente per gli investimenti in sanità. Ebbene, si chieda al presidente Tondo se intende pagare questo extra costo».
L’ex rettore sostiene di aver fatto ripartire la ristrutturazione della biblioteca che la precedente amministrazione aveva bloccato: che ne pensa?
«E’ falso. Il regolamento di attuazione della legge regionale urbanistica (numero 5/2007) è entrato in vigore il 20 marzo 2008. Solo da quella data il consiglio comunale aveva il potere legale di approvare il piano unitario del comparto CP2, condizione necessaria per cantierare l’opera. A causa dell’inopinata decisione del segretario regionale del Pd Zvech di andare a elezioni regionali e comunali anticipate, il consiglio comunale era già stato sciolto da un mese. La Giunta Cecotti predispose il piano unitario di Comparto, che fu approvato tal quale dal nuovo consiglio nel settembre 2008. E’ il nostro piano che è stato approvato, non uno “nuovo”. A quel punto mancava solo un timbro formale. Timbro che la nuova amministrazione ha messo sei mesi dopo. Perché? Bisogna chiederlo a chi era sindaco. Si chiama Honsell, non Cecotti».
Parcheggio di piazza Primo Maggio, anche in questo caso Honsell rivendica di aver avviato contatti con i privati al contrario della giunta che lo ha preceduto.
«Scusabile ignoranza dei fatti. La Giunta precedente non “aveva avviato contatti con i privati”, aveva ottenuto l’impegno, giuridicamente vincolante, dei privati a finanziare l’opera. I finanziatori privati avviarono l’iter, elaborarono un dettagliato progetto e richiesero le autorizzazioni di legge per aprire materialmente il cantiere. Non hanno avuto quella della Soprintendenza. In materia di parcheggi in struttura, ricordo che la precedente amministrazione aveva ottenuto che la Regione pagasse, al 100%, il nuovo parcheggio di via Marco Volpe. Pare che la nuova amministrazione abbia rinunciato al progetto e conseguentemente al correlato finanziamento (due milioni e mezzo di euro). Si tratta di un parcheggio che sarebbe stato pronto già quest’anno (se Honsell non lo avesse bloccato), qualcosa di più concreto di meri “contatti”. Come Honsell può verificare dalle carte, la precedente amministrazione aveva avviato le procedure per realizzare entrambi i parcheggi, da costruirsi secondo l’ordine temporale dettato dalla migliore ingegneria finanziaria, per non pesare sulle tasche del cittadino».
Ma qual è il suo giudizio complessivo su questi primi 12 mesi del lavoro del suo successore?
«I tre punti precedenti hanno un medesimo filo conduttore che mi induce a una riflessione generale. Sembra che questa amministrazione non riesca a entrare nella logica dei meccanismi finanziari delle opere pubbliche. Ogni giorno capita di leggere che Honsell intende fare questo o quell’altro che “Cecotti non aveva previsto (o non voleva fare)”. Poi se si va a vedere come si paga l’opera, risulta invariabilmente che le risorse sono già a bilancio, individuate, talvolta con operazioni economiche sofisticate, dalla precedente amministrazione (che, si dice, non le voleva). In quali bilanci sono previsti i fondi per la ristrutturazione della biblioteca? Chi ha spinto per costruire il meccanismo finanziario dell’hospice? La risposta, ovviamente, è l’amministrazione precedente. La realtà dei fatti è che noi abbiamo lasciato in eredità a Honsell una grande mole di opere già programmate e soprattutto finanziate (che non è poco di questi tempi). Honsell le ha fatte dormire un anno, poi le ha riscoperte già scritte nei documenti di programmazione triennale, e oggi se ne esce rivendicandole come una “discontinuità”. La mia domanda è: esiste un’opera per cui questa Giunta è riuscita a costruire il meccanismo di finanziamento? Se esiste, Honsell la rivendichi a proprio merito esclusivo. Il resto è eredità o, più precisamente, continuità amministrativa. Il merito di un’opera non è di chi ne parla (né per primo né, tanto meno, per ultimo) ma di chi costruisce le condizioni concrete per realizzarla, e in primo luogo di chi reperisce le necessarie risorse».
Honsell rivendica anche un più stretto rapporto con i sindaci dell’hinterland.
«E’ un’affermazione da verificare. Bisogna chiedere ai sindaci di riferimento per le varie aree tematiche, penso a Boem, Pezzetta, Vuga e Zuliani, se la collaborazione della precedente amministrazione con il territorio era davvero così disastrosa, e se quella con l’attuale è davvero tanto proficua».
Eppoi l’attuale sindaco ha cambiato il piano anti-smog: almeno questo è un punto a suo vantaggio?
«E’ vero, lo ha cambiato. Ma gli effetti sono tutti da verificare».
Infine i rapporti con l’Udinese calcio: “sto cercando di risolvere i contenziosi”, dice il suo successore…
«Gli faccio i migliori auguri».