Udine: Del Savio contesta l’Università per le figure di assistente e infermiere veterinario


«Fate credere agli studenti che potranno diventare assistente veterinario e infermiere veterinario, figure che non esistono, non sono proprio riconosciute dal ministero. State continuando a illudere gli studenti». Lo ha affermato il presidente dell’ordine dei veterinari di Udine, Renato Del Savio, incontrando i vertici della facoltà di medicina veterinaria dell’Università friulana.
 Dal MV di oggi

«Noi abbiamo contestato fin dall’inizio la nascita di questa facoltà – ha ricordato Del Savio, dopo che gli erano state illustrate le novità nel piano didattico delle lauree triennali e magistrali – perchè è una realtà anomala. Voi stessi mi state dimostrando che i laureati in medicina veterinaria al massimo potranno iscriversi all’albo degli agronomi e, forse, a quello dei biologi. Ma di veterinario in tutto questo non c’è nulla».<br />
Del Savio ha invitato a creare una struttura, tipo un dipartimento di scienze animali dedicato alla ricerca nel campo veterinario, all’interno della facoltà di agraria, che possa aspirare a diventare un’eccellenza di portata internazionale, vista la vicinanza con la Slovenia e l’ex Jugoslavia.
Tutti dubbi e perplessità avanzati da del Savio assieme ad altri veterinari della provincia, in occasione dell’incontro convocato dai vertici della facoltà di medicina veterinaria al polo dei Rizzi per illustrare le novità nel piano didattico delle lauree triennali e magistrali.
«Che cosa c’è di veterinaria in tutto questo?», ha domandato il presidente al termine dell’illustrazione da parte del preside della facoltà del progetto della nuova didattica che si articolerà in due corsi di laurea triennale (oltre alla triennale di biotecnologia sono stati definiti i curricula in scienze animali e assistente veterinario) e in due corsi di laurea specialistica (scienze della nutrizione che, teoricamente, permette l’iscrizione all’ordine degli agronomi, e agrozootecnia che potrebbe far accedere all’albo dei biologi). «In questo modo continuate ad illudere gli studenti che si iscrivono a questi corsi di laurea pensando di poter diventare esattamente quello che proponete loro, quando, invece, la realtà lavorativa è assai diversa».
Sull’assenza del mondo produttivo all’incontro (allevatori in primis) Del Savio è stato altrettanto duro. «Mi stupisco ancora, nel constare la mancanza di questi rappresentanti che dovrebbero dirci prima di tutto alla facoltà di quali figure professionali necessitano, altrimenti significa che non sono interessati ai profili professionali che qui dentro state preparando». E ha aggiunto: «Non potete pensare di mantenere in piedi la struttura accademica soltanto in funzione di logiche interne di sussistenza».
La ricetta dell’Ordine passa attraverso il ripensamento della formazione e l’allargamento del mercato (in vista di un proiettamento all’esterno dei prodotti regionali e della capacità di attrarre studenti stranieri). «Troviamoci – conclude Del Savio – con gli allevatori e domandiamo quali esigenze hanno: la realtà parla di situazioni di pesante crisi, di chiusure in varie parti d’Italia di veterinaria, di un mercato saturo, di cancellazioni dall’Ordine di decine e decine di veterinari che cambiano lavoro».

2 Risposte a “Udine: Del Savio contesta l’Università per le figure di assistente e infermiere veterinario”

  1. Buona sera, sono una studentessa che , come molti altri, è stata ingannata dalle false prospettive di lavoro che la facoltà descriveva.
    E' una vergogna che l'ateneo di Udine, in cerca di tanto prestigio, crei questi corsi fasulli che promettono tanto mentre invece non fanno ottenere niente.
    Le materie che mi sono trovata ad affrontare hanno veramente poco a che fare con la medicina veterinaria e mi sembra anche incredibile che circa 90 altri studenti siano costretti a dover seguire le lezioni in sale da macello fredde invece che in aule universitarie!
    Con questo concludo.

  2. sono anch'io una studentessa di veterinaria a udine, tra poco mi laureo e ho veramente paura che, una volta laureata, metterò "quella carta" nel cassetto ed andrò  a fare la commessa….e, i miei amati animali li vedrò quando entrerò in uno zoo….purtroppo……..

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