Udine: Friulanisti in lutto per la morte di Silvano Pagani “Siôr Paian”

Lutto nel mondo del friulanismo. È morto all’età di 83 anni Silvano Pagani. Protagonista di grandi battaglie combattute nel nome dell’autonomia politica e culturale della Piccola Patria, fu fra i fondatori della storica “Radio onde furlane” che guidò per un decennio, nonchè presidente emerito di “Fogolâr Civic” e “Academie dal Friûl”.

I funerali saranno celebrati mercoledì alle 15.30 nella chiesa di San Giorgio in via Grazzano.

Voleva che medici e infermieri si rivolgessero in friulano ai pazienti. Così, mentre era ricoverato in ospedale, non esitò ad avviare uno sciopero della fame. Ottenne la solidarietà dell’allora sindaco Candolini. È con questo aneddoto che il presidente della Provincia Pietro Fontanini vuole ricordare la figura di Pagani, con il quale ha condiviso esperienze e battaglie. «Ha sempre creduto nell’autonomia del Friuli e ha lottato con disinteresse per affermare l’identità friulana, la lingua e la cultura – osserva Fontanini –. Grazie a lui, con il quale ho condiviso la pionieristica esperienza di Radio onde furlane, mi sono avvicinato al mondo autonomista. Non è mai stato un sotan né ha mai avuto paura di battersi in prima persona nel nome dell’autonomia». Figura vulcanica, era un vero trascinatore, capace di coinvolgere le folle, come quando in radio raccolse 90 mila adesioni per dividere il Friuli dalla Venezia Giulia, come ricorda il direttore de “Il nuovo Fvg” Mauro Tosoni, che con lui condivise un lungo percorso «da vero cuor di leone se c’era qualcosa da fare lo faceva e basta» commenta. All’emittente friulanofona è profondo il cordoglio fra coloro che lo hanno conosciuto e quanti hanno udito l’eco del suo passaggio. «Fu uno dei fondatori della nostra cooperativa – racconta il direttore Paolo Cantarutti – ed è grazie alla sua esperienza se oggi siamo qui. Per coloro che pur lavorando qui non lo hanno conosciuto, Pagani resta una figura epica, un personaggio combattivo che ha aperto una strada. Due anni fa – continua Cantarutti – in occasione del trentennio di attività, siamo andati a trovarlo. In quell’occasione, organizzammo una diretta radiofonica da casa sua cui parteciparono tutti i direttori della radio». Tante le attestazioni di stima e affetto che ieri sono arrivate alla famiglia, come ha confermato il genero Maurizio Franz, presidente del consiglio regionale. «Silvano era una persona molto orgogliosa delle radici friulane che amava in maniera totale» ha commentato. A lui si è unito Giorgio Cavallo, che con Pagani condivise l’esperienza in Radio. «Lo conobbi negli anni ’70 – racconta – parlava sempre in friulano, anche nelle occasioni ufficiali. Era una persona estremamente generosa che cercava di coinvolgere tutti». Per Alberto Travain presidente del Circolo Academie del Friûl, e coordinatore del Fogolâr civic che lo ricorda con affetto, «il suo domicilio va dichiarato bene culturale della friulanità».(