Udine: Friuli Doc salvo grazie ai Patriarchi, i fondi dirottati dal progetto della Provincia


di Cristian Rigo

Friuli Doc è salvo. E l'edizione 2011 della kermesse enogastronomica sarà dedicata alle Terre dei Patriarchi. La Regione (attraverso l'Ersa) e la Provincia hanno infatti deciso di entrare a far parte della "squadra" di Friuli Doc insieme al Comune e ai "soci" storici che sono la Camera di commercio e la Confartigianato. Per la prima volta quindi, a gestire la regia dell'evento ci saranno tutte le principali istituzioni che ieri si sono impegnate anche ad aumentare i finanziamenti. Impresa tutt'altro che semplice visto che al momento ci sono soltanto 40 mila euro contro i 130 che la Regione aveva stanziato lo scorso anno. All'appello mancano quindi 90 mila euro  ritenuti indispensabili dal vicesindaco Vincenzo Martines per mantere alta la qualità. «Ma una soluzione – ha assicurato ieri l'assessore regionale all'Agricoltura, Claudio Violino – si troverà». La strategia messa a punto ieri nel vertice al quale, insieme a Violino e Martines, hanno partecipato anche l'assessore provinciale al Turismo, Franco Mattiussi e il presidente del consiglio regionale, Maurizio Franz (tra i primi a chiedere un riequilibrio nella ripartizione dei fondi regionali), prevede tre mosse. La prima è stata messa a punto da Mattiussi con il presidente della Provincia, Pietro Fontanini: «Abbiamo pensato di sostenere Friuli Doc nell'ambito del macroprogetto "Terre dei Patriarchi" per il quale ci sono a disposizione 500 mila euro». Proposta subito accolta dal vicesindaco Martines anche perché Udine, insieme ad Aquileia, Cividale, San Daniele, Gemona, Moggio e Rosazzo è una delle terre dei patriarchi. Da qui l'idea di dedicare la 17° edizione della kermesse alla storia patriarcale del Friuli che quest'anno sarà in primo piano anche per la visita di Papa Benedetto XVI, atteso in Friuli il 7 maggio. La seconda mossa interessa l'Ersa. «La Regione, e l'Ersa in particolare, vuole assicurare la sua collaborazione per la realizzazione di Friuli Doc cercando di venire incontro ai problemi che erano emersi nelle ultime settimane – ha detto Violino -. Friuli Doc è un punto di riferimento per i prodotti friulani, per questo c'è stata la ferma intenzione di contribuire all'evento, anche nella condivisione dei percorsi. Ecco perché abbiamo deciso di impegnarci, non solo per risolvere l'emergenza, ma anche in prospettiva». A breve quindi, la nuova squadra di Friuli Doc sottoscriverà un accordo e un piano di lavoro per questa e anche per l'edizione 2012 della festa. L'ultima porta alla quale bussare per salvare Friuli Doc è quella dell'assessore regionale, Federica Seganti. «Parlerò personalmente con la mia collega Seganti – conclude Violino -. Le chiederò di ripensare i finanziamenti dei progetti mirati per cercare di riequilibrare alcune situazione, come quella di Friuli Doc, che rischiano di essere penalizzate. Tra Provincia, Ersa e Regione sono sicuro che troveremo i fondi necessari».