Udine: il Procuratore vuole introdurre l’autovelox in città


di Anna Rosso

«Ci vorrebbero gli autovelox anche in città per cercare di arginare la piaga degli incidenti stradali. Un fenomeno che nella nostra provincia sta assumendo contorni sempre più preoccupanti». Così ha dichiarato ieri il procuratore capo della Procura di Udine, Antonio Biancardi, dopo aver esaminato l’ennesimo fascicolo riguardante un sinistro particolarmente grave, a seguito del quale un uomo è stato ricoverato in ospedale in fin di vita. Sotto gli occhi del dottor Biancardi, ormai da anni, finiscono tutti i casi di incidenti stradali gravi e mortali. Ecco perché è particolarmente sensibile a questo tema. «Sono sconcertato – ha sottolineato il procuratore – perché mi ritrovo ogni giorno a leggere relazioni in cui le forze dell’ordine descrivono incidenti – anche con conseguenze serie – che molto probabilmente avrebbero potuto essere evitati con un pizzico di prudenza, con un comportamento caratterizzato da semplice buon senso». E invece no. I verbali della polizia stradale di Udine, infatti, sono pieni di frasi come questa: “Il conducente del mezzo, che procedeva a una velocità non commisurata alle condizioni di visibilità e della strada, ha perso il controllo del veicolo ed è finito contro…”. Si tratta di quelle che gli agenti, nel loro gergo, definiscono “fuoriuscite autonome”, ossia di incidenti che coinvolgono una sola auto o una motocicletta. Nella stragrande maggioranza dei casi, come riferiscono gli stessi addetti ai lavori, il mezzo esce di strada all’altezza di una curva per via della velocità troppo elevata. Ma di certo non è solo la velocità l’unica causa degli incidenti. Com’è noto, infatti, sono decine le persone che ogni settimana vengono “pizzicate” al volante dopo aver bevuto un bicchiere di troppo. «Non c’è civiltà – tuona Biancardi – non c’è rispetto per gli altri. La gente non comprende che adottando comportamenti pericolosi e irresponsabili non mette a rischio solo la propria vita, ma anche quella degli altri». Il procuratore capo Biancardi, in queste ore, sta valutando l’opportunità di convocare un vertice con le forze dell’ordine e con il prefetto per discutere del problema e per capire se c’è la possibilità di utilizzare maggiormente gli autovelox anche nei centri abitati. «Capisco che forse i fondi a disposizione dell’amministrazione per l’acquisto delle attrezzature sono limitati. Tuttavia, una soluzione va trovata. Perché troppe strade udinesi vengono scambiate per piste».