Udine: in provincia il 2011 comincia con solo 4 nati, il primo a Tolmezzo


di PAOLA LENARDUZZI e Gino Grillo

Mattia a Tolmezzo, Ambra e Matilde e un maschietto a Udine. Solo quattro i nati in provincia nel primo giorno del 2011 che (in controtendenza rispetto agli ultimi capodanni) non ha visto fiocchi negli altri tre punti nascita, Latisana, Palmanova e San Daniele.

È la Carnia dunque ad aver dato alla provincia il primo nato del nuovo anno. Mattia Genco, un bel pargoletto di 3.620 grammi è stato portato alle 6.09 dalla cicogna per la gioia di mamma Irene Sammaritano e di papà Leonardo  È il primogenito della coppia, che risiede ad Artegna, 27 anni lei, casalinga; di un anno maggiore il papà, che lavora per la pubblica amministrazione. Il parto non ha avuto alcuna complicazione e per il piccolo Mattia la vita si è iniziata tra l’emozione dei neogenitori e il consueto tran tran di parenti e amici, impazienti di conoscere il nuovo arrivato. Ad assistere la mamma durante il parto la dottoressa Rita Aurelio e l’ostetrica Francesca Martini Barzolai.<br />
 

All’ostetricia del Santa Maria della Misericordia di Udine nessuna novità fino a ora di pranzo, quando in sala travaglio c’erano due friulane entrambe di 29 anni ed entrambe al primo parto. Sono arrivate così in rapida successione – con l’impegno delle ostetriche Milva, Francesca, Elisa e Vania – Ambra Duca, che ha fatto sentire il suo primo vagito alle 12.48, e poco più di mezz’ora dopo Matilde Nastasino. La prima pesava alla nascita 3 chili e 186 grammi e la seconda 3 chili esatti. Ambra è figlia di Marianna Gardelli, udinese, infermiera in ematologia, e di Lorenzo Duca, grafico alle edizioni Chiandetti di Reana esattamente da ieri, quando ha avuto notizia dell’assunzione a tempo indeterminato. Per Marianna l’emozione impagabile di diventare mamma esattamente due piani sopra il reparto in cui ogni giorno si reca al lavoro. «È stato tutto veloce – racconta raggiante –, la vicinanza di mio marito mi ha dato forza e la nostra bimba è bellissima». Ambra non doveva arrivare a Capodanno, «il termine scadeva il 14 gennaio e il ginecologo ci aveva assicurato di stare assolutamente tranquilli che non c’erano avvisaglie di un anticipo». Invece i due neogenitori hanno fatto le ore piccole a un veglione a Cormòns e al rientro, alle 5, la piccola ha fatto capire che poteva essere il giorno giusto. «È stata tutta una sorpresa, non sapevamo neppure il sesso del nascituro, tanto è vero che le mie amiche mi hanno riempito di vestitini azzurri», dice ancora la mamma nell’augurarsi per Ambra «grinta, valori veri e tanta voglia di vivere in un mondo non facile».
Dai brindisi per il nuovo anno hanno dovuto invece letteralmente scappare Sabrina Pittaro e Aiman Nastasino di Talmassons, lei impiegata in una società di servizi, lui ascensorista. «Matilde era in programma per il 13 – racconta la coppia –, invece abbiamo appena fatto in tempo a scambiarci gli auguri alla festa organizzata dalla società di calcio del Talmassons dove gioca Aiman che abbiamo dovuto correre in ospedale. Tutto comunque si è poi risolto in fretta». Tanto che la piccola («piena di capelli, a differenza di me», scherza il papà) ha già ricevuto la visita dei cuginetti, Luca, Caterina e Aurora, che se la mangiavano con gli occhi.
Nella tarda serata, a Udine, c’è stato di nuovo lavoro per le ostetriche. Poco prima della mezzanotte è nato un maschietto e due mamme erano ancora in sala travaglio allo scoccare del nuovo giorno.
Quattro nati a Capodanno e nessuno a Latisana, Palmanova e San Daniele rappresentano un’eccezione rispetto al trend della nostra provincia: due anni fa i fiocchi del primo gennaio nei cinque punti nascita erano stato in tutto 13. E qualcuno ha già scomodato gli influssi della luna. «Non c’è alcun fondamento scientifico alla base di questa teoria – conferma il neonatologo Franco Macagno –. Tuttavia è indubitabile che si siano delle ondate nelle nascite. In ospedale abbiamo avuto un week-end con 35 parti e giornate in cui non è nato nessuno».