Udine: la solidarieta degli Artigiani con il sarto che non ha pagato per l’appalto divise

di MAURIZIO CESCON e DOMENICO PECILE dal MV di oggi

L’agente di polizia municipale accusato di concussione per aver chiesto a un sarto di Udine dei soldi sugli appalti per le divise (e arrestato dai carabinieri in flagranza di reato) non parla. Il suo avvocato, Luigi Genovese di Gorizia, attende di vedere tutte le carte in mano alla Procura. Il Comune di Sagrado, dove presta servizio il maresciallo Rudi Tomasin, ha deciso, in accordo con l’interessato, di collocarlo in ferie a tempo indeterminato. Intanto gli artigiani friulani hanno dichiarato la loro solidarietà e vicinanza al titolare del laboratorio di sartoria che ha avuto il coraggio di denunciare il fatto ai carabinieri

Stupore. Preoccupazione. Ma soprattutto solidarietà al sarto friulano che ha fatto arrestare un vigile che chiedeva tangenti in cambio del’appalto della fornitura delle divise della polizia municipale di Sagrado. Solidarietà espressa da Tiziana Muser, capo categoria provinciale del settore moda e abbigliamento di Confartigianato Udine. «E’ la prima volta che nel nostro settore ci capita di assistere a una situazione del genere e mi auguro si tratti davvero di un caso isolato. Se così non fosse sarebbe davvero intollerabile che il nostro settore sia costretto a subire ricatti pur di lavorare. Ci congratuliamo con il collega per il coraggio che ha avuto nel denunciare e gli offriamo tutta la nostra solidarietà ma non possiamo non evidenziare come questo sia un nuovo evidente segnale di un malcostume che in questo caso coinvolge addirittura le forze di polizia locale e che non vorremmo si allargasse a macchia d’olio in tutto il Paese. Tutti i comparti sono in gravi difficoltà per via della crisi, ci mancherebbe anche fossero appesantiti da comportamenti deliquenziali».
Che il Friuli non sia più un isola felice, è ormai risaputo. E infatti questa vicenda segue quella dell’artigiano edile vittima di usura e minacce di aprile e stigmatizzata dal vice presidente di Confartigianato Udine Edgarda Fiorini che disse: «La vicenda dell’artigiano udinese vittima di taglieggiatori non è unica e non è isolata. E’ un problema serio che va affrontato seriamente». Edgarda Fiorini, che ha la delega del credito, evidenziò come una recente indagine dell’Ufficio Studi di Confartigianato Udine sul credito evidenziava la situazione di sofferenza di molte imprese, alcune delle quali cadono vittime di usurai. Secondo l’ultima indagine congiunturale sull’artigianato della provincia di Udine, effettuata dall’Ufficio studi di Confartigianato Udine, il 5% degli artigiani si sente “stritolato” dal sistema bancario e questo segmento costituisce un “terreno di caccia” per gli usurai. In questi mesi infatti le banche hanno chiesto maggiori garanzie reali e personali al 30% degli artigiani che per poterle prestare hanno chiamato in causa familiari e parenti, ma non tutti possono attingere a questa “riserva”. Non si debbono scordare infine i ripetuti furti nei cantieri edili e stradali di cui spesso sono vittima anche le imprese artigiane del settore delle costruzioni.
Intanto l’avvocato Luigi Genovese del foro di Gorizia che difende il maresciallo coinvolto in questa brutta storia, osserva: «Se il mio assistito non ha fatto neanche un giorno agli arresti – dice il legale – vuol dire che il Pm non ha ritenuto i fatti di una gravità tale da giustificare misure restrittive della libertà. Evidentemente l’assenza di rigore della Procura si spiega con un reato considerato di lieve entità. Fino a oggi (ieri per chi legge, ndr), il mio assistito era in servizio, dal Comune non ci sono stati provvedimenti disciplinari. Questa vicenda è comunque in stato embrionale: c’è un’ipotesi accusatoria di concussione, ma dobbiamo ancora vedere gli elementi che concretizzano questa imputazione. Delle carte del procedimento finora ho potuto vedere solamente il verbale dell’interrogatorio che il vigile urbano ha sostenuto davanti al pubblico ministero e basta. Una volta depositati tutti gli atti studieremo la linea di difesa migliore. Tomasin per il momento non ha intenzione di dire altro. A volte però le cose che sembrano le più scontate del mondo, non lo sono e magari elementi determinanti si scoprono solo con il tempo».
Intanto il Comune di Sagrado, dove il maresciallo presta servizio dal 1995, ha deciso di mettere in ferie a tempo indeterminato Rudi Tomasin. La scelta è stata condivisa anche dall’interessato