Udine: limitazioni al traffico dal 24 al 29 novembre per le bancarelle di Santa Caterina

Le bancarelle di Santa Caterina si preparano ad animare ancora una volta piazza Primo Maggio. Per consentire lo svolgimento della tradizionale fiera autunnale, dal 24 al 29 novembre l’area interessata dalla manifestazione sarà oggetto di alcune limitazioni alla circolazione. Dalle 22 di mercoledì 24 novembre, infatti, sarà attuata la chiusura al transito e la sosta dell’intera piazza. La progressiva riapertura dell’area è prevista per lunedì 29 novembre.  Inoltre, per consentire la tracciatura di tutti gli stalli degli ambulanti, il posizionamento dei pali e dei collegamenti elettrici, la mattina di lunedì 22 novembre, a partire dalle 7, tutta la piazza sarà chiusa, per essere riaperta non appena saranno concluse le operazioni.

 
I flussi veicolari saranno deviati su via Diaz per i veicoli provenienti da nord (piazzale Osoppo – viale della Vittoria) e su via Treppo per i veicoli provenienti da sud (piazza Patriarcato). I 285 operatori commerciali che parteciperanno alla manifestazione, in programma dal 25 al 28 novembre, si sistemeranno nella zona del parcheggio compreso tra via Portanuova e piazza Primo Maggio (area ex Esso), lungo viale della Vittoria e, come accaduto per la prima volta nel 2008, in via Liruti.

Una risposta a “Udine: limitazioni al traffico dal 24 al 29 novembre per le bancarelle di Santa Caterina”

  1. aggiornamento del 26/11/2010

    di CRISTIAN RIGO

    Code, rallentamenti e pochi parcheggi. Il primo giorno della fiera di Santa Caterina ha mandato in tilt il traffico nonostante il super lavoro dei vigili impegnati senza sosta in cinque punti diversi per ridurre al minimo i disagi. La chiusura di piazza Primo maggio e la grande affluenza alle bancarelle in Giardin grande hanno costretto gli automobilisti a lunghe attese in piazzale Osoppo, via Diaz, viale Trieste e pure in via Treppo. In viale Ungheria infatti non c’erano indicazioni o avvisi che informavano della chiusura e nemmeno in piazza Patriarcato. Così molte auto arrivavano fino all’incrocio con via Treppo per scoprire, solo a quel punto, che la svolta a destra era obbligatoria.
    Parcheggiare nei pressi della piazza poi era quasi impossibile. «La chiusura di piazza Primo maggio crea ovviamente rallentamenti e disagi alla circolazione – spiega il sindaco Furio Honsell –. Una situazione che stiamo gestendo con cinque presidi nei quali è assicurata la presenza di agenti per tutto il giorno, dalle prime ore della mattina alle 22».
    Gli snodi presidiati dalla polizia municipale sono l’intersezione tra viale della Vittoria e via Diaz, piazzale Oberdan, piazzale Del Din e gli incroci tra via Caneva e viale Trieste e tra piazzale Patriarcato e via Treppo. «Quella relativa a Santa Caterina – precisa il comandante della polizia municipale, Giovanni Colloredo – è un’operazione che ci tiene impegnati già da lunedì con la predisposizione della rete elettrica necessaria per il funzionamento della manifestazione. La chiusura dell’area per l’esecuzione di questi lavori ci ha permesso però di tenere aperta la piazza sia martedì sia mercoledì».
    Al personale impegnato nella gestione della viabilità e della vigilanza nelle scuole si aggiungono gli agenti con compiti di polizia commerciale impiegati direttamente all’interno della fiera anche per combattere i venditori abusivi. «Per poter rispondere al meglio alle segnalazioni dei cittadini – conclude Colloredo – abbiamo anche potenziato la sala operativa e mantenuto la pattuglia di pronto intervento. In totale, soltanto per la fiera, impiegheremo ogni giorno più di 60 agenti».
    Ieri migliaia di persone hanno approfittato del bel tempo per visitare le 285 bancarelle, ma secondo molti venditori ambulanti l’affluenza non si è tradotta in acquisti. «La gente viene, vede, domanda, ma non compra e chi lo fa – era il pensiero più comune – spende comunque pochi euro».
    La crisi insomma c’è ancora e si fa sentire anche per Santa Caterina, ma non tutti la pensano allo stesso modo. «Io dico che il numero dei visitatori si è dimezzato rispetto al passato quando nelle giornate di sole come oggi non si riusciva nemmeno a passare – ha sottolineato il riminese Stefano De Costanzo, da 15 anni sempre presente alla fiera –. Che si venda poco è vero, ma com’è che per cenare al ristorante bisogna sempre prenotare? Per certe cose insomma i soldi ci sono». Anche per alcune bancarelle.

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