Udine: progetto “Easy foot” per fermare le stragi del sabato sera


Quando ho visto le immagini degli incidenti stradali della fine settimana sulle strade friulane sono rimasto senza parole». Lo ha dichiarato il vicepresidente della Provincia di Udine, Fabio Marchetti, all’indomani dei due tragici scontri che hanno visto perdere la vita tre giovani ragazzi in Carnia.

 
Gli incidenti. Quella tra sabato 27 e domenica 28 febbraio è stata infatti una notte drammatica sulle strade delFriuli. Nel giro di poco più di mezz’ora due incidenti sono  avvenuti a non molti chilometridi distanza l’uno dall’altro. L’episodio più grave è accaduto intorno alle 3 sulla strada provinciale 111, nel tratto che attraversa l’abitato di Arta Terme. Un’auto con tre giovani a bordo – secondo la ricostruzione della Polizia stradale di Tolmezzo, intervenuta sulposto insieme ai Vigili del fuoco di Udine – è uscita di strada, andando a sbattere contro un grosso albero. Subito dopo l’urto, il mezzo ha preso fuoco. Alcuni giovani che si trovavano in un locale della zona, sono intervenuti cercando di estrarre gli occupanti dall’abitacolo ma, ad un certo punto, hanno dovuto desistere per il calore insopportabile. I loro sforzi, tuttavia, hanno salvato la vita a Denis Solerti, il proprietario della vettura, che è rimasto ferito ed è stato ricoverato all’ospedale di Tolmezzo. Solerti – a quanto si è saputo – non era alla guida, perché qualche mese fa gli era stata ritirata la patente. Nel veicolo in fiamme sono invece morti carbonizzati il conducente, Igor Candoni, di 23 anni, di Cabia di Tolmezzo, e Samanta Moradei, di 20 anni, di Cadunea di Tolmezzo, che era seduta al suo fianco. Quest’ultima era figlia di uno deglioperatori del 118 di Tolmezzo, oggi in servizio.

L’altro incidente era avvenuto poco prima, alle 2.20 circa, sull’autostrada A23 Udine-Tarvisio, in comune di Trasaghis. La vittima è Paolo Piazza, di 28 anni. L’auto sullaquale si trovava con altri due giovani, viaggiava verso Tolmezzo quando, probabilmente per un colpo di sonno, il conducente non si è accorto di un cantiere che bloccava la corsia di sorpasso. La vettura ha tamponato un camion fermo. Gli altri due occupanti sono rimasti praticamente illesi. Uno solo è stato ricoverato per accertamenti all’ospedale di Udine. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti il personale di Autostrade per l’Italia, la Polizia stradale, i Vigili del fuoco, il soccorso meccanico e i sanitari del 118.
 
L’appello. «Da genitore – ha dichiarato il vicepresidente della Provincia di Udine, Marchetti – mi sono messo nei panni di quei padri e di quella madri che nel cuore della notte si sono trovati a dovere guardare in faccia una dolorosa, triste, innaturale e tragica realtà quale la perdita di un figlio». Il vicepresidente ha ricordato che, per la sicurezza stradale, la Provincia ha attivato da alcuni mesi il «Progetto Easy foot, lascia che sia il tempo a correre» che prevede una formazione per la sicurezza stradale nelle scuole materne, elementari, medie e superiori, con scuole guida, gli esaminatori della Motorizzazione, gli autisti della Saf e i tecnici della Provincia. Da aprile sarà anche nelle piazze di tutta la provincia di Udine con attività di prevenzione.
«L’obiettivo è quello di dare vita a una cultura condivisa della sicurezza stradale – prosegue Marchetti –. La vita è l’unico bene che abbiamo e non può venire meno per un accelerazione in più a bordo di un mezzo. Attraverso il nostro progetto incontriamo i giovani, li poniamo di fronte alla realtà degli incidenti stradali, verso i quali non si può fare finta di niente. Troppe persone perdono ogni giorno la vita sulla strada e questa strage di sangue e dolore va fermata». Da qui la volontà di lanciare un vero e proprio appello: «Chiediamo a tutti di aderire al progetto Easy foot, giovani, associazioni, enti, rappresentanti di categorie, ma anche famiglie e singoli cittadini per dare una segnale forte verso la sicurezza e impegnarci nella salvaguardia della vita. Ognuno di noi, in questa direzione, può fare di più e meglio, serve l’impegno di tutti»