Venzone: il 20/05/2013 tempesta di grandine allagamenti a Venzone

di Piero Cargnelutti.

Una impetuosa grandinata ha colpito ieri pomeriggio la cittadina medievale. L’evento atmosferico è scattato verso le 15 interessando in particolare il centro del paese e le sue frazioni più vicine quali borgo Rozza e la zona della case canadesi nella parte nord lungo la Venzonassa, specie fra le vie Sottomonte, e Della Filanda. Nel dettaglio, piccoli pallini di ghiaccio (meglio conosciuti come “brusate” in friulano) hanno riempito caditoie e strutture pluviali delle case, non permettendo all’acqua di scorrere, così che quest’ultima è poi penetrata negli scantinati di diverse case. Non solo, pare che anche sui tetti, la brusate abbia impedito lo scorrere dell’acqua sui coppi così che in molti casi quest’ultima è penetrata anche da tetti, come hanno fatto sapere alcuni volontari della Protezione civile locale impegnati ieri pomeriggio a svuotare con le apposite pompe lo scantinato del vecchio edificio di piazza Dogana. Con la Protezione civile sono intervenuti anche alcuni operai del Comune che hanno liberato via Borgo Rozza e via San Giacomo con lo spazzaneve, e anche i vigili del fuoco di Gemona che hanno operato nelle case canadesi e successivamente sono stati chiamati a Bordano a liberare le caditoie e le strutture pluviali della Casa delle farfalle. Ieri, per poche ore, Venzone sembra essere ripiombata nell’inverno con le montagne imbiancate sullo sfondo e 20-30 centimetri di grandine su tutte le sue strade: «Appena partito l’allarme – dice l’assessore Fabio Di Bernardo – ci siamo riuniti in municipio con il sindaco Pascolo e il collega assessore Di Bernardo e subito abbiamo fatto partire gli interventi di prima emergenza. Riguardo alla zona della case canadesi, ho già provveduto a concordare con Carniacque un prossimo futuro intervento di sistemazione dei pozzi, che sono oggi obsoleti perché molto vecchi. Per fortuna verso il tardo pomeriggio la situazione era tornata sotto controllo, certo è che caditoie e pozzi sono rimasti pieni fin che non si è sciolto davvero il ghiaccio accumulatosi».