Villa Manin: 3 mostre con Raschiotto, Bergamasco e Zanghi al via il 30 marzo

E’ all’insegna dell’arte contemporanea il programma espositivo primaverile di Villa Manin. Venerdi’ 30 marzo alle 17.30 nell’esedra della dimora dogale si alzera’ il sipario su un trittico di mostre che l’Azienda Speciale ha messo in programma fino al 20 maggio. Si tratta di tre iniziative dedicate ad altrettanti artisti italiani e stranieri, ossia il pordenonese Roberto Raschiotto, il milanese Matteo Bergamasco e l’italoamericano William Zanghi. Pittura e scultura sono le forme artistiche con le quali questi tre personaggi descrivono la realta’, utilizzando tecniche e colori capaci di attrarre l’attenzione del visitatore. Cresciuto alla scuola espressionista di Giorgio Igne , Roberto Raschiotto – che vive e lavora ad Azzano Decimo dove e’ nato nel 1950 – apprende le nozioni fondamentali della scultura da Marcello Mascherini e quelle di pittura da Giorgio Belluz. La mostra ripercorre un impegno artistico nato alla fine degli anni ’60 che nella sua carriera si e’ espresso in lavori di grande emotivita’ nelle sue variegate tematiche. Comune denominatore degli altri due artisti, Matteo Bergamasco e William Marc Zanghi, sono invece le vibranti tonalita’ di colore che si concretizzano negli interni fatati del primo, che aprono la mente a mondi surreali, bizzarri e quasi esoterici, e negli esterni del secondo che ritrae panorami al limite tra il fantastico e il reale. Matteo Bergamasco nasce nel 1982 a Milano dove attualmente vive e lavora. Nelle grandi tele di William Marc Zanghi, nato a Wichita – Texas nel 1972, i luoghi diventano invece contenitori di una moltitudine di input tutti volti a rendere la complessita’ dell’animo umano.