Zoncolan: gemellaggio “pazzo” nel nome della bici con il Monte Fuji

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di Antonio Simeoli
È iniziato tutto in febbraio con un pacco inviato dal Friuli in Giappone. Libri, qualche prodotto enogastronomico, un progetto. Che sta diventando realtà. I particolari saranno svelati giovedì a Udine dal vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, e dal mittente del pacco, il manager, Enzo Cainero. I due hanno alzato una cortina di fumo sul piano, ma dalle nebbie si staglia, con i suoi 3.776 metri d’altezza, il Monte Fuji, il vulcano che si può scorgere addirittura da Tokyo lontana 100 km; la sacra montagna giapponese, la vetta innevata immancabile nei cartoni animati anni Ottanta. Ma cosa c’entra il Monte Fuji con il Friuli? Tanto, molto più di quanto si pensi. Perchè sarà il cardine del progetto di sviluppo turistico sulla direttrice Tokyo-Udine-Fvg assieme a un’altra montagna entrata ormai nel mito, anche se solo del ciclismo: lo Zoncolan. L’obiettivo è quello di legare le due vette da un gemellaggio solido e ha due sostenitori d’eccezione: la Regione, che da qualche tempo finalmente considera la montagna carnica come un’ambasciatrice di questa terra nel mondo, ed Rcs, la società che organizza il Giro d’Italia ormai di casa in Carnia (5 arrivi sullo Zoncolan in 11 anni, e tanto altro), sempre in cerca di nuovi mercati per crescere e “avvicinare” il colosso Tour de France. In sostanza in Carnia, già a fine agosto 2015 (Cainero ha già “prenotato” alcuni volontari della sua squadra senza però specificare il compito che avranno), verrà organizzato un evento, probabilmente stile gran fondo, che consentirà ai ciclisti giapponesi di cimentarsi con il Kaiser Zoncolan e conoscere la regione, spiagge e città d’arte comprese. Insomma, grazie al turismo-sportivo, i danarosi cittadini del Sol Levante potranno conoscere il Friuli e spendere in Friuli. Ma il piano prevede anche di portare un evento organizzato da Rcs, sullo stile delle gran fondo che da tempo il Giro organizza a Miami, per non dire a New York o persino in Israele, in Giappone, proponendo quindi agli appassionati italiani (e perchè no friulani) una trasferta proprio a Tokyio con l’obiettivo di affrontare in bici il Monte Fuji e visitare la splendida regione dei cinque laghi, una delle meraviglie del mondo. Il progetto sta decollando. Cainero domenica scorsa è tornato proprio dal Giappone dove ha incontrato i partner dell’iniziativa. Il manager è molto abbottonato, si è limitato a confermare che «in Giappone lo Zoncolan è già conosciuto come una montagna mitica e il ciclismo è uno sport in grande ascesa». Nemmeno un mese fa, se resto, il Tour de France ha organizzato una kermesse a Saitama con i più forti del gruppo, tra i quali il bujese Alessandro De Marchi, calamitando sulle strade migliaia di occhi a mandorla. Se centinaia ne arrivassero in Friuli richiamati dal Kaiser, i loro yen sarebbero una manna visti i chiari di luna del nostro turismo.