Friuli: al via lo studio e monitoraggio della Protezione Civile sul rischio tsunami in adriatico

La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia parteciperà, con il ruolo di partner operativo, su mandato dell’Amministrazione regionale, al progetto “TSUNADRIA – Tsunami early warning in the Adriatic”, volto a creare una rete di allerta in relazione ad un potenziale, ma peraltro improbabile, rischio tsunami. Il progetto – che si basa sulla condivisione di dati sismici relativi a tutto l’Adriatico e prevede anche il posizionamento di tre boe su cui saranno installate adeguate strumentazioni per monitorare la situazione del mare – coinvolge numerosi centri di ricerca che operano in Italia, compreso il Friuli Venezia Giulia, in Grecia, Croazia, Slovenia e Albania. “La Protezione civile della Regione – ha spiegato il vicepresidente della Giunta Luca Ciriani – sarà coinvolta in qualità di utente finale del sistema, per i test di allarme e l’integrazione delle allerte all’interno dei sistemi e delle procedure presso la Sala operativa regionale di Palmanova. L’Alto Adriatico non è una zona che presenta un particolare rischio tsunami, ma si tratta di un progetto che ha anche lo scopo di dare valore alle relazioni internazionali in tema di sicurezza per l’ambiente e per lo scambio di informazioni di carattere tecnico legate al rischio sismico. Le boe che verranno collocate forniranno inoltre un ampio spettro di dati ed informazioni sul nostro mare”.
Il progetto TSUNADRIA, che non prevede alcun costo per l’Amministrazione regionale, la quale mette a disposizione l’impegno della propria forza di Protezione civile, ha come soggetto proponente e Lead Partner l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale – OGS di Trieste. Vi collaborano la società Envirtech S.p.A. di Venezia, il NOA – Osservatorio Nazionale di Atene (Grecia), la facoltà di Scienze dell’Università di Zagabria (Croazia) e l’Università Politecnica di Tirana (Albania). Altri partner associati sono l’ARSO – Agenzia per l’ambiente della Repubblica di Slovenia con sede a Lubiana e l’Università della Basilicata con sede a Potenza.