Friuli: anche in Carnia i profughi accolti tra Udine e Pordenone

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Sono una cinquantina gli immigrati di provenienza prevalentemente siriana (dunque con diritto di asilo) che tra oggi e domani giungeranno in Friuli dopo una prima accoglienza svolta fuori regione. I 50 vanno a sommarsi ai circa 80 già arrivati, tutti sistemati con modalità sperimentate e «in una situazione di tranquillità», come ha precisato l’assessore regionale alla Solidarietà Gianni Torrenti. «I migranti vengono smistati tra Udine e Pordenone – ha precisato Torrenti – in parte al Centro Balducci, in parte in alcune situazioni alberghiere, mentre la Caritas sta provvedendo a fornire abiti. La situazione è sotto controllo ed è stato gestito tutto con serenità». Le sistemazioni alberghiere sono a Pulfero e a Forni Avoltri (temporaneamente in attesa di trasferimento al vicino villaggio Getur di Piani di Luzza) Insieme con l’assessore alla Protezione Civile Paolo Panontin, Torrenti sta pensando anche a strutture come ostelli in cui ospitare gli immigrati. E’ stato anche individuato un mediatore culturale multilingue. «La Regione è preparata a questi arrivi e, comunque – ha annunciato l’assessore -, convocherò un Tavolo di coordinamento con i prefetti per evitare di trovarsi impreparati nel caso la situazione diventi più complessa, per non subire eventuali emergenze, attrezzandosi per tempo».

I circa 130 migranti sono tutti sbarcati negli ultimi giorni. «Ci possono essere preoccupazioni per il futuro qualora dovessero arrivare tante più persone sulle coste – ha specificato Torrenti – Ma allora sarebbe una preoccupazione per tutto il Paese». Una conferenza unificata delle Regioni con il governo è imminente e in quell’incontro dovrebbero essere delineate le strategie da adottare nel caso che la situazione si complichi. In questo caso, per Torrenti sarebbe necessario un intervento dell’Unione europea perché «i migranti vengano smistati anche sull’intero territorio europeo».