Friuli: il turismo invernale tiene, ma la Promotur resta in rosso

di Alessandro Cesare

Nelle ultime dieci stagioni dello sci Promotur ha visto aumentare sciatori e incassi. Nonostante la crisi e la mancanza di neve, gli investimenti milionari compiuti dell’ultima decade hanno portato a un aumento di arrivi e presenze sulle piste. Numeri non ancora sufficienti per evitare buchi in bilancio, ma comunque utili per constatare come il turismo della neve, almeno in Fvg, tenga. Il merito è soprattutto dei poli di Tarvisio-Lussari e di Ravascletto-Zoncolan. Se nella stagione 2003-04 gli arrivi nelle località Promotur erano stati 327 mila, le presenze 407 mila e gli incassi 5,7 milioni di euro, dieci anni dopo, nell’inverno 2012-13, gli arrivi sono saliti fino a 343 mila, le presenze a 463 e gli incassi a 8,6 milioni di euro (compresa Sauris). Numeri che l’Agenzia regionale tenterà di migliorare quest’anno, con la nuova stagione che sarà presentata oggi alle 12 in via Sabbadini dal vicepresidente della giunta Sergio Bolzonello, dal direttore di Turismo Fvg Edi Sommariva e dal direttore di Promotur Manlio Petris. Skipass più venduti Nell’arco degli ultimi dieci anni, l’incidenza percentuale degli sciatori pendolari rispetto a quelli stanziali è rimasta praticamente la stessa: dal 74,6% del 2003-04 al 73,44% del 2012-13. Gli skipass giornalieri venduti nei cinque poli del Fvg sono passati da 64 a 70 mila. Analizzando il dettaglio dell’ultima stagione, accanto ai 70 mila giornalieri, ci sono 123 mila sci@ore, 29 mila plurigiornalieri individuali, 56 mila per i gruppi adulti e 30 mila per i gruppi scuola. La durata media degli skipass plurigiornalieri è stata di 4 giorni. Le tessere staccate in prevendita sono state di poco superiodi a 10 mila. C’è anche il dato relativo agli skipass gratuiti, che incidono per l’11% circa su quelli totali tra le presenze e del 14% per gli arrivi (dieci anni fa l’incidenza era del 9,7% e dell’11%). Tarvisio La località della Valcanale è in crescita, sia per numero di presenze che di arrivi. Nel corso dell’ultima stagione ha fatto registrare 122 mila arrivi e 155 mila presenze (record storico, quest’ultimo, dell’ultima decade), per un incasso di poco superiore ai 2,8 milioni di euro. Scorrendo i dati emerge come il peggior inverno sia stato quello 2006-07 (con 90 mila arrivi, 111 mila presenza) seguito da quello del 2011-12 (105 mila arrivi e 135 mila presenza). Gli skipass giornalieri venduti nell’ultima stagione sono stati 24 mila. Zoncolan Dopo il boom di presenze fatto registrare nell’inverno 2008-09 (176 mila), la località carnica si è stabilizzata attorno alle 140 mila presenze (141 nel 2011-12, 145 mila nel 2012-13). Notevole la crescita di questo polo negli ultimi dieci anni: da 80 mila arrivi del 2003-04 ai 107 mila dell’ultima stagione, da 95 mila presenze del 2003-04 alle 145 mila dello scorso anno. In crescita anche gli incassi, da 1,3 milioni di dieci anni fa a 2,9 milioni di oggi. Gli skipass giornalieri venduti nell’ultimo inverno sono stati 28 mila. Forni di Sopra Il polo carnico è in difficoltà, e non a caso la Regione ha deciso di scontare il prezzo dello skipass (da 35 a 32 euro, come a Sella). In dieci anni le presenze sono scese da 45 a 36 mila, così come gli arrivi, passati da 31 a 24 mila. In leggera crescita gli incassi: da 515 mila euro del 2003-04 ai 625 mila del 2012-13. Sul fronte tessere giornaliere, nell’ultimo inverno ne sono state vendute appena 5.272. Sella Nevea Nonostante gli investimenti effettuati, è la cenerentola dei poli Promotur. Dopo i buoni numeri fatti registrare nelle annate 2009-10 e 2010-11 (con 36 e 38 mila presenze), negli ultimi due anni gli sciatori sono diminuiti (29 mila presenze nel 2011-12, 31 mila l’inverno successivo). Gli skipass giornalieri venduti nella scorsa stagione sono stati 4.099. Piancavallo Soffre anche il polo del Pordenonese, dopo il boom del 2008-09 (con 145 mila presenze). Dieci anni fa le presenze erano 102 mila, lo scorso inverno non sono andate oltre le 91 mila. Le tessere giornaliere vendute sono state 8.673.