Pesariis: l’amministrazione beni civici di Pesariis chiede il museo scientifico dell’orologeria

di Gino Grillo.

L’amministrazione beni civici di Pesariis chiede il museo scientifico dell’orologeria. Lo spazio espositivo dovrebbe sorgere nell’ex palazzo frazionale di Pesariis (ceduto dall’Amministrazione beni civici di Pesariis alla Comunità Montana della Carnia nel 1988, e ancora inutilizzato dopo 25 anni), mentre il relativo progetto preliminare è stato elaborato già nel 2006. «Entrambi gli ex presidenti della Regione, Illy e Tondo, si erano impegnati per il finanziamento dell’iniziativa» spiegano. A oggi si è ancora al punto di partenza, nonostante la Comunità montana avesse messo a disposizione un milione di euro chiedendo il cofinanziamento del 19% al Comune. L’amministrazione Pesarina ha allora individuato partner in Francia, Svizzera e Austria e predisposto una propria idea progettuale da presentare a finanziamento sul programma europeo Spazio Alpino. «I superburocrati regionali non solo non offrirono alcun supporto per l’indispensabile collaborazione transnazionale, ma pensarono di non condividerlo». Inutili i tentativi di riacquistare dall’ente pubblico il fabbricato frazionale per «sgombrare il campo da successivi problemi gestionali». Con il museo potrebbero arrivare decine di migliaia di visitatori: ora più di 15 mila persone visitano ogni anno la mostra dell’orologeria pesarina, inadeguatamente allocata negli spazi di un ex bar, e il paese degli orologi. Un migliaio gli alunni che si esercitano nel laboratorio didattico dell’amministrazione frazionale: «Una dimensione che non ha confronti con nessuna delle realtà museali della Carnia, e neppure con il Gortani di Tolmezzo (5mila presenze/anno). Finanziare la ristrutturazione dell’edificio e la realizzazione espositiva non va solo a favore della comunità di Prato Carnico, ma delle scuole della regione e tutto il mondo dell’orologeria».