Friuli: se la cultura non è un lusso o uno sperpero

”Abbiamo imparato anche da Pasolini che lo ‘sviluppo’ è altra cosa dal ‘progresso’, coinvolgendo quest’ultimo l’uomo in relazione alle sue qualità di persona, di essere che si relaziona nella collettività ed è detentore di esigenze morali ed emotive”, ha sottolineato la presidente Serracchiani nelle dichiarazioni programmatiche. Per questa ragione ”la cultura non deve essere considerata un lusso o uno sperpero” ma ”sono necessarie vere e proprie politiche industriali per la cultura”. Con la necessità di ”misure complesse, perché disomogenee sono le condizioni e le difficoltà dei diversi settori del lavoro culturale”, avviando ”una vera rivoluzione nel rapporto tra sviluppo e cultura”. ”Vogliamo ritornare a crescere e ricominciare a costruire un’idea forte e propositiva di cultura – ha detto la presidente – e quindi ci sentiamo impegnati nella valorizzazione dei saperi, della creatività e dell’arte. È una condizione per il futuro dei giovani”.
Occorreranno in proposito ”l’aggregazione e la sinergia fra soggetti per evitare i doppioni e l’annuale assalto alla diligenza dei contributi pubblici. Aggregare consentirà di garantire maggiore certezza nei finanziamenti che, per facilitare un’adeguata programmazione, dovranno essere pluriennali”. Secondo Serracchiani, poi, ”la valorizzazione e promozione delle nostre eccellenze teatrali, cinematografiche, museali, archeologiche, paesaggistiche è una carta vincente anche in chiave turistica”. Da qui l’annuncio che sarà data continuità al rapporto convenzionale con l’associazione Film Commission”. Non manca nel programma di governo un riferimento preciso allo sport, verso il quale ”nel rispetto delle competenze intendiamo migliorare la qualità, ma anche la trasparenza degli interventi nella promozione della pratica sportiva, assieme ai soggetti stessi di autogoverno dello sport, alle società, enti ed associazioni, ai Comuni, condividendo progetti ed iniziative, adeguando in modo selettivo le infrastrutture, intervenendo su ammodernamento e manutenzioni, sostenendo il progetto del ”Movimento in 3S” che coinvolgerà le scuole primarie della Regione”. Inoltre sarà favorita la diffusione dell’attività motoria ”come contrasto al disagio giovanile, per l’inserimento dei disabili e in funzione del confronto nella multiculturalità”

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