Friuli: Promotur non trascuri chi pratica lo scialpinismo

di Alberto Muzzolini Udine.

Una proposta per Promotur nDa tanti anni ormai faccio parte della categoria degli scialpinisti, quegli sportivi cioè che preferiscono risalire a piedi le piste innevate piuttosto che utilizzare gli impianti di risalita per poi godersi un’unica discesa guadagnata con le proprie forze. Siamo tanti e rappresentiamo una potenziale risorsa per gli operatori turistici delle località che frequentiamo ma di questo, in zona, nessuno si è accorto ed anzi i gestori dei comprensori sciistici regionali di Promotur da anni ci ostacolano con una serie di divieti incomprensibili quasi fossimo un pericolo pubblico. Di recente una minima apertura, in verità, c’è stata ma molto limitata ed utile, nella pratica, solo agli atleti che in questa disciplina si allenano per le competizioni. Sinceramente non capisco quale pericolo possa rappresentare uno sciatore che lentamente a bordo pista risale un pendio ma tant’è ormai nessuno rischia multe tra l’altro spropositate dal momento che nella vicina Austria ma anche in Veneto gli scialpinisti sono invece accolti a braccia aperte. Per fare un esempio nel comprensorio di Arnoldstein pagando 5€ si può risalire un tracciato a bordo pista opportunamente segnalato senza alcun rischio per chi sale come per chi scende. Mi permetto di suggerire a Promotur di non trascurare una categoria di appassionati delle nostre montagne che ha raggiunto ormai una consistenza numerica tale da essere appetibile per gli operatori economici dei comprensori sciistici regionali.