Il negozio nel campo

Prodotti freschi, di stagione e rigorosamente locali. Ma soprattutto, di qualità certificata e a buon mercato. Parte da 358 aziende agricole della provincia la riscossa della Coldiretti sulla grande distribuzione. Una scommessa che vedrà gli stessi produttori dedicarsi alla vendita diretta di ortaggi, frutta, latticini e carne, con cancelli aperti anche alla domenica e in orario serale. Obiettivo: accorciare al minimo la filiera e garantire un contatto diretto tra chi produce e chi consuma, senza più bisogno di passaggi intermedi attraverso la classica rete commerciale. Una prassi in realtà già da tempo collaudata dai tanti agricoltori che, per smaltire le rispettive produzioni stagionali, specie se di vino, hanno deciso di affiancare al consueto binario della distribuzione ai mercati ortofrutticoli, le botteghe e i ristoranti della zona, anche quello della vendita diretta in azienda a una ristretta cerchia di clienti per lo più abituali. Ma nelle intenzioni di Coldiretti, questa volta, c’è qualcosa di più. E a dimostrarlo è la “Guida agli acquisti nelle aziende agricole del Friuli”, una sorta di vademecum che Coldiretti Udine ha realizzato per classificare in modo organico tutte le aziende dedite alla vendita diretta e che il suo direttore provinciale, Elsa Bigai, presenterà stamani alla stampa.<br />
«Quello che offriamo alla popolazione – spiega Bigai – è uno strumento nuovo e pratico, in grado di guidare il consumatore verso le aziende agricole che, dalla Carnia alla Bassa friulana, hanno deciso di favorire un approccio diretto con l’acquirente, saltando il negozio e quella che chiamiamo la grande distribuzione organizzata. Il vantaggio? Un rapporto qualità-prezzo – continua – che andrà a premiare tanto il produttore, cui spetterà qualche margine di guadagno in più, quanto il cittadino, che oltre a risparmiare sulla spesa avrà anche la certezza di portare in tavola prodotti sani e genuini». Il progetto della Guida fa il paio con l’ormai tradizionale appuntamento con Agritour, il circuito che, da martedì 1° maggio e per 16 domeniche, attraverserà in bicicletta i campi e le aziende agricole della provincia. Comprese, naturalmente, quelle inserite nella guida.
E così, quella che, fino ad ora, era stata poco più che una rete di vendita sconosciuta ai più e per nulla coordinata al proprio interno, si appresta adesso a diventare una vera e propria mappa di aziende impegnate anche nella commercializzazione in proprio di una gamma di prodotti che, a seconda della stagione, spazieranno dalla frutta e verdura, al vino, i formaggi, i salumi, le carni di animali da cortile e quelle più di nicchia, come nel caso dello struzzo.