Lo studente (poco) Amato

Botta e risposta tra il presidente della consulta studentesca di Palermo, Francesco Cascino e il ministro dell’Interno Giuliano Amato durante il dibattito nell’Aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo dal tema ‘L’Italia che cambia: politica, istituzioni e societa’ nel corso della commemorazione del 15° anniversario della strage di Capaci. Nel suo intervento, il giovane studente, rivolgendosi ad Amato ha ricordato che in Parlamento ‘siedono 25 condannati’, parlando anche del presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, imputato per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra in un processo a Palermo.
‘Le do un suggerimento signor ministro -ha detto Francesco Cascino- quando torna a Roma dica ai suoi colleghi che qui, a Palermo c’e’ la mafia’. E ancora: ‘nell’antimafia metteteci il cuore, lo stomaco, metteteci le palle’. Immediata la replica del ministro Giuliano Amato: ‘non mi e’ piaciuto affatto il tuo intervento sa gia’ di ‘capo populista’. Esprimi in modo unilaterale, retorico, emotivo, senza lasciare spazio per l’interlocutore, un sentimento giusto che e’ diffuso, ma senza ragionarsi sopra e’ un pericoloso esercizio che e’ velenoso per la democrazia’.
Parlando dei 25 parlamentari condannati, Amato ha sottolineato: ‘ho il coraggio di risponderti che devo distinguere tra condanne e condanne, ci possono essere condanne per reati minori che permettono, una volta scontata la pena, la piena riabilitazione, mentre altre condanne non portano alla riabilitazione.

Devo dire che Amato mi ha convinto sul serio; si mi ha definitivamente convinto che la mafia governa in Italia qualsiasi sia il governo  in carica    🙁

Una risposta a “Lo studente (poco) Amato”

  1. May 24th, 2007

    La pelliccia del lupo

    Un ricco del pianeta, perciò tra i più aggressivi dell’accumulo, decide di chiamarsi fuori dal giro degli affari entro un paio d’anni per dedicarsi a opere di bene. Il detto è pessimista, dispera del ravvedimento del predatore. La mia impressione è peggiore. Va a fondare un monopolio dei benefattori, una holding dell’intervento umanitario. Ha avuto fiuto per il mercato fin da ragazzo e, se si butta in beneficenza, significa che vuole anticipare l’affare del secolo.

    Un proverbio dice che il lupo perde il pelo ma non il vizio: qui il lupo ha intenzione di far brillare ancora di più la sua pelliccia, altro che perderla. (se vuoi continua su http://www.ilsatirosaggio.com).

    Ciao Matteo.

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