Tolmezzo: 2 consiglieri comunali lasciano, optando per il cda della Casa di riposo

(t.a. dal MV di oggi)

Incompatibilità: due consiglieri comunali su tre lasciano, optando per la permanenza nel cda della Casa di riposo. “Alleanza per Tolmezzo” li bacchetta: avrebbero dovuto fare il contrario. Adelchi Mazzolini (Pdl) e Gabriele Ioannone (Indipendenti) hanno già scelto, mentre non si conosce ancora la decisione di Paolo Sicca (Ln). Ai tre consiglieri comunali, componenti anche del cda della casa di riposo cittadina, il segretario comunale ha chiesto di comunicare entro 15 giorni a quale dei due ruoli intendessero rinunciare: un recente decreto legislativo non consente più infatti di essere sia consigliere comunale sia amministratore in un ente pubblico di livello comunale e dallo stesso organo nominato. Per il coordinamento di Alleanza per Tolmezzo, a prescindere dal decreto, svolgere un’attività di amministratore in due enti, uno dei quali aveva funzioni di controllo sull’altro, rappresenta eticamente qualcosa di distorto. «E questa nostra considerazione – osserva Alleanza per Tolmezzo – l’avevamo espressa tempo fa, e prima che venissero nominati i nuovi consiglieri in Casa di riposo, direttamente al sindaco Zearo il quale, purtroppo, pur condividendo il nostro ragionamento, si era dichiarato impotente di fronte le pressioni esercitate da diversi consiglieri comunali (e relative forze politiche) per avere un “riconoscimento” di tal tipo a fronte del lavoro svolto in consiglio comunale. Ora, in virtù di tale decreto, questi tre signori sono chiamati a compiere una scelta. Scelta che, sempre secondo noi – continua il gruppo – non dovrebbe lasciare alcun dubbio sulla qualità del comportamento da adottare. Chi si è presentato alle ultime elezioni comunali ed è stato eletto direttamente, come chi è subentrato al povero consigliere Caroli o chi è subentrato a un consigliere dimissionario, per cominciare a far esperienza amministrativa, dovrebbe essere ben lieto di continuare a rappresentare i suoi elettori e quelli della forza politica nella cui lista si era candidato, come pure il partito. E invece, pare, anzi lo diamo praticamente per certo, che le scelte saranno altre, più orientate a logiche utilitaristiche anche se motivate con dichiarazioni politicamente poco credibili. Comunque non sembra venir fuori una bella immagine politica, specie di questi tempi dove tutto è messo, giustamente, in discussione. Veda il sindaco. Non lo invidiamo ma gli consigliamo di porre molta attenzione a tutto lo sviluppo della vicenda. Le elezioni non sono poi così lontane».