Carnia: polemica a distanza Cosint – Assemblea dei Sindaci sul “Presidio sanitario”

di Tanja Ariis.

Il Cosint attacca il magazzino unico a Pordenone per le aziende sanitarie del Fvg, avvicinandolo come effetti negativi per l’Alto Friuli alle programmate chiusure in città del tribunale e della Caserma, allo smantellamento dei servizi postali nei maggiori capoluoghi della montagna, sostenendo che col 1º agosto il presidio sanitario della logistica in capo all’Ass 3 operativo in città sarà trasferito a Pordenone. Ma il presidente dell’Assemblea dei sindaci dell’ambito socio- sanitario della Carnia, Cristiana Gallizia, ridimensiona con decisione la questione e fa presente che il processo di creazione del magazzino unico è partito, senza grossi problemi, già due anni fa e che l’unica cosa che dal 1º agosto cambierà è che l’Ass 3, come previsto, non avrà più il capannone in affitto dal Cosint (non è rinnovato il contratto di locazione, per 42 mila euro annui, di un capannone che l’Ass 3 aveva preso in affitto mentre sistemava i suoi due magazzini). «Le strutture dei poliambulatori e delle guardie mediche disperse sull’area montana nonché dell’ospedale di Tolmezzo – aveva detto il direttore del Cosint, Giovanni Battista Somma – non potranno più utilizzare il presidio di smistamento e di assistenza di Tolmezzo, in quanto la nuova organizzazione riguardante la fornitura di pannoloni, carrozzine, lettini, materiale vario attinente alle necessità logistiche legate al servizio sanitario sarà gestito direttamente da Pordenone. Questa operazione – per Somma – su base annua comporterebbe una lievitazione dei costi pari a 380 mila euro, senza contare i riflessi organizzativi e di ampliamento dei tempi delle consegne. C’è da augurarsi che la nuova riforma sanitaria regionale non parta col piede incerto e soprattutto non penalizzi» il territorio montano. Gallizia si chiede in base a quali dati Somma parli e ribatte che il magazzino unico a Pordenone, voluto dall’ex governo regionale Tondo, non provoca affatto una mortificazione dei servizi, ma ottimizza, ed era necessario, le risorse, in quanto, come avviene per negozi o industrie, le giacenze di magazzino erano un grosso onere e problema per le aziende sanitarie, mentre il nuovo sistema, avviato due anni fa (ora va a regime in tutto il Fvg), funziona con ordini fatti via web (e anche per questo non si notano ritardi) con postazioni in tutti i reparti e gli ambulatori dei distretti e con appositi corsi di formazione del personale. Per Gallizia il servizio, già attivo per l’ospedale carnico, non presenta i problemi di cui parla Somma.