Tolmezzo: Comunità Montana della Carnia convenzione quinquennale con l’Ersa per la mela carnica

Mele

di Tanja Ariis.

Ersa e Comunità montana si convenzionano per la salvaguardia del patrimonio frutticolo: varietà di melo autoctone anche di Carinzia e Veneto nel campo catalogo di Pradis di Enemonzo. La Comunità Montana della Carnia ha approvato una convenzione quinquennale con l’Ersa per attività di mantenimento delle specie frutticole locali. L’Ersa infatti è partner del progetto Divers “Biodiversità dei sapori di montagna” finanziato nell’ambito della Programma Comunitario Interreg Italia Austria 2007-2013, che ha tra gli obiettivi l’incremento della coltivazione dei prodotti di montagna attraverso la condivisione delle conoscenze acquisite dai partner di progetto (Carinzia, Fvg e Veneto) e di diffondere le indicazioni relative alle potenzialità produttive delle specie locali. Tra le attività di progetto sono anche previste la conservazione del patrimonio genetico frutticolo autoctono e la gestione dei siti su aree campione dei tre partner, e dato che la Comunità Montana gestisce un campo catalogo di sua proprietà situato in località Pradis a Enemonzo, è in grado di ospitare le piante oggetto di studio del progetto. «La Comunità Montana – spiega il suo commissario, Lino Not – ha messo in atto da diversi anni iniziative, progetti ed attività nel settore frutticolo, in particolare il recupero, salvaguardia e valorizzazione di specie arboree locali, e gestisce dal 1999 un campo catalogo per la conservazione del materiale frutticolo (melo e pero) autoctono. L’ente pertanto è ben lieto di autorizzare l’Ersa a realizzare, su una porzione di terreno all’interno del proprio campo catalogo, l’impianto dimostrativo con varietà di melo autoctone provenienti dalla aree interessate dal progetto Divers». Per realizzare tale iniziativa Ersa e Comunità Montana si sono impegnate a collaborare per svolgere le attività necessarie alla messa a dimora, nel campo catalogo di proprietà dell’ente carnico, di piante di varietà autoctone di melo. Nello specifico l’Ersa si impegna a produrre e fornire gli astoni di melo necessari, a preparare il terreno prima dell’impianto e a fornire le consulenze tecniche necessarie e dare le indicazioni per la gestione corretta del meleto (potature e trattamenti da eseguire sulle piante). Compito della Comunità montana è invece mettere a dimora il materiale vegetale fornito dall’Ersa e gestire l’impianto(effettuando potature, trattamenti, pulizia, ecc.), mantenendone la destinazione d’uso per un periodo di cinque anni. «L’Ersa e la Comunità montana -sottolinea Not – hanno un comune interesse nel collaborare per il raggiungimento dell’obiettivo di conservare il patrimonio genetico originario locale. Questo può essere fatto attraverso il mantenimento delle specie frutticole autoctone del Fvg».