Carnia: niente pubblicità concorrente di altre manifestazioni, il comune blinda le feste Tolmezzine

di Tanja Ariis.

Il Comune di Tolmezzo vuole proteggere le feste cittadine, vietando la pubblicità di altre manifestazioni se avvengono in concomitanza con quelle organizzate dalla Pro loco cittadina. La decisione riguarda le vie Roma, Carducci e Matteotti dove non sarà più possibile collocare striscioni pubblicitari di altri eventi nei tre giorni precedenti le manifestazioni organizzate dalla Nuova Pro loco Tolmezzo e nel giorno della manifestazione stessa. Lo ha stabilito la giunta comunale, in seguito alla richiesta della stessa Pro loco. Si è astenuto l’assessore Ivan Pascolo (Ln) il quale considera tale scelta non rispettosa delle altre iniziative organizzate in Carnia e controproducente. Per Pascolo semmai ci si dovrebbe impegnare tutti assieme, per quanto non sia facile mettere d’accordo le tante associazioni che operano in tale ambito, per cercare di risolvere finalmente il vero problema: l’accavallamento di sagre e feste in Carnia. È poi, ancora secondo lui, «più importante lavorare sul piano della qualità delle feste, piuttosto che mettere in campo forme di protezionismo che, alla fine, temo si riveleranno dannose per Tolmezzo». La decisione nasce dalla richiesta, inoltrata al Comune dalla Nuova Pro loco Tolmezzo, di vietare la collocazione di striscioni pubblicitari in concomitanza proprio con le manifestazioni promosse da essa promosse. Ciò per evitare che la pubblicità visiva di eventi diversi da quelli organizzati dalla Pro cittadina vada a compromettere in maniera negativa la “cornice” dei festeggiamenti promossi da quest’ultima, che sono in particolar modo la Festa dei fiori, la Sagra del Borgat e la Festa della mela. La giunta comunale ha anche previsto l’estensione di tale divieto ad altre eventuali manifestazioni organizzate dalla stessa Nuova Pro loco Tolmezzo che potrebbero aggiungersi nel corso dell’anno, ricadenti nelle stesse vie di collocazione degli striscioni pubblicitari. Il problema in realtà sarebbe emerso più che altro per la Festa del Borgat, poiché in quel periodo nella stessa Conca tolmezzina si sono svolte in concomitanza altre manifestazioni. Fatto sta che la giunta ha pensato di risolvere la questione in questo modo: tre giorni prima degli eventi della Pro loco e il giorno stesso nei siti interessati dal Piano generale degli impianti pubblicitari, ossia via Roma (due postazioni), via Carducci (due) e via Matteotti (tre) non dovranno esserci striscioni di altre manifestazioni.

3 Risposte a “Carnia: niente pubblicità concorrente di altre manifestazioni, il comune blinda le feste Tolmezzine”

  1. Riceviamo dal Consigliere Adriano Rainis e pubblichiamo

    All’Attenzione Assessore Bubisutti

    Mi rivolgo alla Sua attenzione per chiederLe chiarimenti e prese di posizione in materia di turismo e cultura.
    Primo, vorrei dei chiarimenti sul dettato della delibera 238 della Giunta comunale. Non riesco a capire lo scopo di un divieto che, al di là dell’effettive risultanze sulla partecipazioni alle feste organizzate dalla Nuova Pro Loco, Le chiedo cosa si cerca di ottenere chiudendo degli spazi pubblicitari di Tolmezzo, città con maggior popolazione e maggiori eventuali utenze, alle manifestazioni concomitanti ed organizzate in altri paesi della Carnia. Vedo piuttosto un ritorno molto negativo di immagine per una città che vuole giustamente rappresentare tutti i cittadini della Carnia, la loro storia e le loro manifestazioni.
    Secondo, vista l’uscita del presidente della Regione Veneto Zaia in merito alla richiesta di primogenitura del dolce ” Tirimisù” per la città di Treviso dichiarando che lì fu inventato negli anni 70 e con richiesta di copyright per il dolce stesso, Le chiedo una ferma e pubblica posizione in difesa della primogenitura di Tolmezzo, dell’Albergo Roma e della signora Norma Del Fabbro che inventò il “Tirimisù” nel lontano 1951 proprio nella cucina del famoso ristorante di Tolmezzo. Io personamente ricordo di averlo mangiato la prima volta nel 59 fatto da Delia Zamolo che lo aveva imparato proprio dalla signora Norma.
    SalutandoLa cordialmente attendo eventuali sue risposte e prese di posizione.
    Adriano Rainis consigliere comunale di Tolmezzo

  2. Una vera genialata quella di blindare le feste! In questo modo (e a questo punto lo spero) col tempo, i visitatori saran ridotti ad essere solo gli stessi residenti nel comune, dato che non fa certo piacere a nessun altro comune, vedersi boicottare le proprie di iniziative! Perche’ non farne pubblicita’, significa boicottarle e basta, e porta solo a reazioni sullo stesso piano! Una bella trovata davvero e complimenti a chi ha avallato questo modo di avere un turismo sempre piu’ circoscritto!

  3. Lo vado dicendo da anni che c’è troppo campanilismo tra i vari paesi e le varie associazioni culturali/pro loco.
    Secondo me dei rappresentati di queste associazioni dovrebbero trovarsi ad inizio anno e stilare un calendario delle loro attività, feste, iniziative ecc. ecc. in maniera tale da evitare il più possibile la concomitanza di più feste sovrapposte. Chiaro che, considerando il numero di manifestazioni ed i weekend di primavera/estate, è impossibile evitare sovrapposizioni, ma almeno cercare di evitarle lungo la stessa vallata o tra i paesi vicini.
    Quest’anno, tanto per fare due esempi vicino a me lungo la valle del But, ci sono stati degli eventi che, secondo me, si sono cannibalizzati a vicenda: il 2 Giugno c’era la festa dei Cjarsons a Sutrio e la festa dell’asparago a Piano Arta. Nel weekend del concorso ippico ad Arta Terme c’era la bellissima rievocazione storica di Zuglio, distante 2 km……
    Può essere che chi fa capolino ad una manifestazione poi vada anche a vedere l’altra, ma secondo il mio parere sono di più quelli che scelgono una piuttosto che l’altra.
    Ci guadagnerebbero tutti ad essere un pò meno “chiusi” e pensare solo al proprio, piccolo, giardino…..

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