Verzegnis: Pozzis non vuole morire, resta solo il “Coco” a sorvegliare case e lago

di DARIO ZAMPA.
Questa settimana il viaggio nei paesi dimenticati fa tappa a Pozzis, frazione di Verzegnis. Ad accompagnarci e fare da guida ai lettori del Messaggero Veneto è ancora il cantautore Dario Zampa. Come arrivare Pozzis si trova a 11 chilometri dalla sede municipale di Verzegnis. Per raggiungere la borgata si percorre la provinciale che porta a Sella Chianzutan. Superata la Sella si prosegue ancora per 3 chilometri fino a trovare, sulla destra, la segnaletica che indica Pozzis. Dopo 500 metri in ripida discesa sono visibili le prime case del paese. Il Comune Attraversando il territorio comunale di Verzegnis l’occhio cade, inevitabilmente, sullo specchio d’acqua che forma l’omonimo lago. È un bacino che può contenere quasi 4 milioni di metri cubi d’acqua, con una profondità media di 40 metri. Essendo un bacino a recupero giornaliero, però nel giro di poche ore può raggiungere anche 5 metri di oscillazione del livello, rendendo difficile il suo sfruttamento turistico. Comunque, sulle sue sponde sono nati un albergo, uno chalet e due ville private. Chissà mai che un giorno diventi un’attrazione turistica. Coco, l’uomo (solo) di Pozzis Camminando per Pozzis non si può non incontrare l’unico abitante che da decenni vive stabilmente nella borgata, a parte qualche forzata assenza: il Coco. Personaggio un po’ introverso e solitario come il paese che ha scelto per vivere, un po’ inquieto e arrabbiato con il mondo, ma pur sempre un carnico che con la sua testarda ostinazione ha saputo superare momenti difficili. Il Coco, va sottolineato, ha contribuito fattivamente a mantenere viva una fiammella a Pozzis oltre a sorvegliare il paese da qualche malsana intrusione da parte dei soliti malintenzionati. Ha una smisurata passione per le moto che smonta e rimonta in continuazione nella sua modesta casa-officina. «Vivo a modo mio», sentenzia leccando la cartina di una sigaretta, «e faccio quello che mi sento di fare, senza fretta e senza orario. Anche se non sembra, questa è una libertà che si paga a caro prezzo. Però è quella vera». Radici indimenticate Anche il sindaco di Verzegnis, Renzo Lunazzi, ha qualcosa che lo accomuna a Pozzis. Il nonno materno, infatti, era originario della borgata. Ricorda con una certa emozione un fatto successo alcuni anni fa, quando a Pozzis è arrivato un intero pullman di parenti, nipoti e pronipoti di un certo Josef Marmai, un uomo originario del paese emigrato in Germania nel 1878 e morto nelle miniere dell’Est Europa. Erano oltre una trentina fra giovani e anziani che hanno voluto visitare e fotografare tutti gli angoli della borgata dov’era nato il loro avo. «Un fatto inconsueto», evidenzia il primo cittadino, «mi ha perfino commosso vedere quelle persone incantate camminare in quel paesino, dimenticato e disabitato, dov’era nato un seme del loro albero genealogico, dimostrando un amore, un apprezzamento e un rispetto per le proprie radici che raramente si riscontra». Grazie Verzegnis! La curiosità Pozzis si trova in provincia di Udine e sotto la diocesi di Concordia – Pordenone. Se l’intero territorio comunale fa riferimento alla provincia di Udine, non è così per quanto riguarda i confini ecclesiastici. Pozzis, infatti, si trova alcuni chilometri oltre Sella Chianzutan, nell’alta val d’Arzino. Questa valle, ecclesiasticamente parlando, rientra nella diocesi di Concordia – Pordenone cosicché, mentre tutti gli altri paesini del territorio comunale si trovano sotto la diocesi di Udine, Pozzis è alle dipendenze di quella di Concordia – Pordenone, essendo oltre il confine naturale della provincia udinese, delimitato dalla Sella Chianzutan.