Udine: l’Università tra gli atenei virtuosi

Era nell’aria da tempo, ma adesso che i numeri lo dicono nero su bianco, sarà dura per l’UniTS dare delle valide spiegazioni; per il momento si limitano a dire che la graduatoria non è definitiva e su quella definitiva le cose cambieranno. Sarà, ma per ora l’UniUD se la gode alla grande!

La qualità della ricerca e della didattica lanciano l’Università di Udine al nono posto nella classifica degli atenei più virtuosi d’Italia e le valgono circa 1,5 milioni di euro in più di finanziamento pubblico rispetto al 2008. La graduatoria è di quelle che valgano, perché a stilarla è stato il ministero dell’Università e della ricerca per ripartire in base ad essa il 7%, pari a 525 milioni, del Fondo di finanziamento ordinario, la prima fonte di sostentamento degli atenei. Nel particolare, due terzi di questo fondo sono stati assegnati per meriti derivanti dalla ricerca, un terzo per quelli provenienti dalla didattica. Un grande merito ce l’ha anche il senatore leghista Mario Pittoni, che in Commissione cultura al Senato si era battuto per l’inserimento dell’articolo di legge che prevede quell’importanyte 7%.<br />
      In Italia è la prima volta che il ministero distribuisce una parte dei fondi destinati alle Università con nuovi criteri di valutazione della qualità e l’ateneo friulano porta subito la regione nella top ten. Complessivamente 27 i promossi, altrettanti i bocciati, quelli cioè che riceveranno soldi in meno. Tre i “sospesi”, tra cui l’Università di Trieste, in attesa della presentazione di un piano di risanamento del bilancio.
      «Se ci valutano per i risultati, siamo sempre positivi e si rende giustizia a tutta la nostra comunità scientifica», è il primo commento del rettore di Udine, Cristiana Compagno, costretta nel suo primo anno di rettorato a scelte dolorosissime, affrontate con un “piano di risanamento” severo per far fronte ai tagli indiscriminati prospettati dal Governo.
      «Quando si parla di atenei "virtuosi" come in questo caso – aggiunge –, il riferimento va generalmente ai risultati ottenuti rispetto alle risorse disponibili. È quindi evidente che noi, cronicamente sotto finanziati, per raggiungere questi livelli abbiamo impiegato le risorse disponibili più che bene».
      Il provvedimento, firmato oggi dal ministro Gelmini, sarà pubblicato ufficialmente la prossima settimana, ma a Udine si sono già fatti un po’ di conti e quel 1,95% in più di fondi decretato dal ministero «secondo le nostre previsioni vuol dire 1,5 milioni di euro in più rispetto al 2008 e quindi rispettare pienamente le previsioni di bilancio», puntualizza Compagno, che ricorda anche il finanziamento di 750mila euro ottenuto la scorsa settimana per la Programmazione triennale.
      La piena soddisfazione per questo primo importante passo, però, rafforza gli auspici per quelli che Udine ritiene debbano seguire e sono due. Il primo è che «il ministero passi presto a distribuire per meriti fino al 30% del Ffo, e lo faccia entro il 2011, come ha assicurato la Gelmini – sottolinea il rettore -. In secondo luogo chiedo con forza che si affianchi a ciò il processo di riequilibrio, quello che ci consenta di uscire dal nostro storico sottofinanziamento e di competere ad armi pari».