In alto Friuli, contrariamente a quanto avviene altrove, la donazione del sangue registra un leggero aumento. Tuttavia, i donatori di quelle aree hanno manifestato del malcontento causa la diminuzione dei controlli che si fanno su glicemia, colesterolo e triglerici, che permettevano di verificare il loro sistema cardiovascolare e la riduzione delle giornate di aperture degli uffici dell’ospedale di Gemona che effettuano i prelievi.
“ Ho raccolto il malcontento dei donatori – ha dichiarato il consigliere Sandro Della Mea- ed ho chiesto a Tondo come mai si prendono scelte che invece di incentivare le donazioni rischiano di creare una certa disaffezione al dono. Tanto più che la riduzione dei controlli in questione o la contrazione delle giornate in cui è possibile effettuare i prelievi a Gemona comportano delle spese di poco conto e non pesano sui bilanci delle strutture ospedaliere.
Sono certo che i donatori dell’ Alto Friuli, continueranno a dare ampia testimonianza della loro generosità, ma mi auguro vengano ripristinate al più presto quelle che erano delle consuetudini particolarmente apprezzate dall’utenza. “