Alto Friuli: «Sanità, la Regione ascolti la montagna» appello dei sindaci, Telesca: una nuova mission per gli ospedali

di Piero Cargnelutti.

Prima intesa fra la rappresentanza dei sindaci dell’Azienda sanitaria 3 Alto Friuli e l’assessore regionale Maria Sandra Telesca, che ieri sera ha fatto loro visita a palazzo Boton. Interessati a conoscere i futuri indirizzi della riforma sanitaria, le cui linee guida sono già state approvate dalla giunta regionale, i sindaci hanno chiesto attenzione per il territorio montano, ricordando le sue peculiarità e il lavoro fatto dalle amministrazioni in questi anni nel campo del sociale. «Siamo pronti a una concertazione con la Regione – hanno detto i presidenti della rappresentanza Paolo Urbani e dei due distretti Nadia Campana ed Erica Gonano – e chiediamo di essere ascoltati, perché se si privano i cittadini di certi servizi non si fermerà lo spopolamento del territorio, e prima o poi la montagna ci cadrà addosso». Sul fronte del sociale, nel quale le amministrazioni montane da anni hanno scelto di condividere costi e affidare all’Ass3 il compito di gestirlo in modo unitario, alcune rassicurazioni sono giunte dall’assessore Telesca, che non ha tuttavia dimenticato le difficoltà del momento: «Il comparto sanitario – ha spiegato – subirà un taglio del 5% con la prossima finanziaria e ciò ci indurrà a dare alcune indicazioni ai direttori generali già con gennaio 2014. Mi sto ad ogni modo preoccupando di mettere fin da subito in salvo alcuni settori, quali quello sociale e gli anziani. La riforma a cui lavoreremo punterà a cambiare un approccio attualmente superato, con razionalizzazioni e riduzione dei doppioni. Non si parla di tagli, ma di cambiare la mission degli stessi ospedali». «Concordo – ha risposto l’assessore Telesca alle osservazioni dei sindaci – l’idea dell’equipe mobile e condivido la libertà dei territori di utilizzare le risorse come meglio intendano per le proprie comunità».