Amaro: sul centro privato di radiologia botta e risposta tra Barazzutti e Tomaciello

di Gino Grillo.

Franceschino Barazzutti, ex sindaco di Cavazzo Carnico, bacchetta Regione e Cosint sul tema del centro privato di radiologia ad Amaro. «Lo sconfinamento nella sanità del Cosint con la creazione del centro di radiologia è l’ultimo di una lunga serie di inserimenti in tutti i campi che si spiegano con il fatto che questo consorzio è diventato lo strumento diretto e fedele di cui si avvale il presidente Tondo per attuare i “suoi” disegni politici e le “sue” decisioni, senza confrontarsi con le normali istituzioni locali». Cosint come strumento piovra che sta allungando, «in modo spregiudicato e con esibizione del suo potere, i suoi tentacoli su tutti i settori ed anche sulle istituzioni, tant’è che la soppressa Comunità montana è stata messa da Tondo nelle tasche del suo fido direttore del Cosint con il risultato istituzionalmente aberrante che un organo politico e di rappresentanza generale di tutti i 28 Comuni della Carnia, qual’era la Comunità, è finita in sudditanza del Cosint, consorzio di alcuni Comuni, enti ed imprese private, ente pubblico economico e, quindi, soltanto strumentale.” Barazzutti invita il Cosint ad interessarsi di sviluppo industriale, lasciando stare la sanità. “L’ iniziativa del centro di radiologia ad Amaro e relativa soddisfazione pubblicamente espressa dal presidente e dal direttore del Cosint sono uno schiaffo all’Azienda Sanitaria, al Comune di Tolmezzo ed al suo sindaco, tra l’ altro dello stesso partito dei dirigenti del Cosint, che rappresenta un’ anomalia istituzionale.” Silvano Tomaciello, già sindaco per 24 anni e membro del consiglio di amministrazione del Cosint, l’ente “incriminato” dal Comune di Tolmezzo per avere concesso gli spazi nella zona servizi della zona industriale di Amaro alla “Radiologia Carnica” difende le scelte del Cosint: “Ci risiamo, ogni volta che si toccano gli interessi di Tolmezzo e si progetta di fare crescere qualcosa da altre parti, fuori dal territorio tolmezzino, scattano i veti, si iniziano le battaglie in nome di una non credibile guerra in difesa della Carnia”. “Così fu dopo il terremoto scartando l’ipotesi della costruzione di un unico ospedale tra Gemona e Tolmezzo da ubicarsi ad Amaro o Venzone ed oggi ci troviamo, dopo aver spese ingenti risorse , con due “mezzi ospedali”.