Andrea Valcic: per fortuna l’Europa non ci dimentica

Chissà perché una notizia che riguarda il friulano deve finire sulle pagine della "Padania" per essere rilanciata a livello nazionale. Quando poi questo accade, lo scivolone sui dialetto è quasi automatico, in una babele di termini che altro non porta, se non acqua al mulino della confusione e del pressappochismo  Ma ribadiamola comunque perchè è un’altra dimostrazione che la difesa della marilenghe non è appannaggio di quattro gatti autonomisti o di qualche insegnante fissato.
      Al Malignani, secondo uno studio, si dichiara orgoglioso di parlare friulano il 52% degli intervistati, che sarebbero felici di seguire le lezioni in tale lingua, mentre il 23% risulta abbastanza favorevole ad usarlo.
      Numeri che naturalmente saranno presto scordati, seppelliti da roboanti dichiarazioni sull’importanza di conoscere l’inglese, come se le due cose fossero in contraddizione.
      Dimenticanze. Come quella su cui viene a indagare la commissione europea che segue l’applicazione del trattato sulle minoranze nazionali: il rapporto del Ministero degli interni italiano, alla voce friulani, si è dimenticato di quelli della provincia di Udine. Non ridete che tanto non esistiamo.