Avvocato ha un’aspirina?

Anche gli avvocati del Foro di Tolmezzo hanno incrociato le braccia, ieri mattina, compatti contro il decreto Bersani. Nel mirino interventi come l’abolizione dei minimi tariffari, la pubblicità prima d’ora molto limitata, la riduzione degli stanziamenti per la Giustizia : ciò crea, secondo il presidente dell’ordine Tolmezzino, avvocato Silvio Beorchia: «Un impoverimento alla qualità finale della nostra professione con conseguente compromissione delle garanzie per il cliente, ma anche difficoltà ulteriori alla Giustizia».
Anche i farmacisti chiedono un incontro con il governo preoccupati che i consumatori che troveranno i farmaci nei supermercati a prezzi di saldo, possano fare festa e darsi al consumo sfrenato di farmaci.
Non sono un economista, ma come semplice consumatore mi viene spontaneo dire alcune cose che non riesco proprio a trattenere;<br />Avvocati: e se il compenso degli avvocati tolte le spese vive, fosse legato legato (come in America) al fatto che vincano la causa, altrimenti ciccia? Non dovrebbe essere questo il loro mestiere? Pagare un avvocato che ha perso una causa è come pagare un idraulico che non ti ha riparato il tubo.
Farmacisti: io continuerei anche a comperare i farmaci da banco in farmacia, basta che loro mi facciano lo stesso prezzo che mi fa il supermercato…… tutto il resto sono balle e dipende solo da loro.

Ma poi per sdrammatizzare: un avvocato deve comperarsi anche lui le aspirine e un farmacista può avere bisogno di un avvocato; senza contare che tutti e due prima o poi vanno in taxi…..;-)

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