Carnia: chiudono gli Infopoint, Peresson vs la Regione


Sono rimasti per anni il punto di riferimento principale e più utile per il turista che cerca il contatto diretto, ha sete di informazioni sulla terra in cui è giunto ospite, colui o colei che, magari non troppo avvezzo ad internet, ricerca materialmente le cartine o le mappe, i consigli su dove alloggiare o cosa poter visitare, gli appuntamenti a cui poter partecipare. Stiamo parlando degli infopoint di Turismo Fvg della Carnia che stanno andando incontro parte di loro ad un forte ridimensionamento, parte come è successo a Sauris, alla chiusura. Secondo quanto si apprende da amministratori locali ed operatori del settore, l’Agenzia Turismo FVG ha deciso l’ottimizzazione dei servizi al turista: degli 11 uffici informazioni aperti in Carnia, ben 7 hanno già chiuso o lo dovranno fare a breve se non ci sarà un contr’ordine per il quale si sta muovendo la Comunità Montana. A rimanere salvaguardati sarebbero quelli dei poli Promotur di Forni di Sopra e Ravascletto, quest’ultimo però solo con aperture stagionali, quindi quello centrale di Tolmezzo e poi quello “cardine” di Arta Terme. <br />
      A chiudere invece saranno alcuni “storici”, rinati sulle ceneri dei vecchi sportelli delle allora Apt, le aziende di promozione turistica, come Forni Avoltri, Paluzza e Sauris, quindi quelli di più recente attivazione, pensati a supporto di quei comuni dove negli ultimi anni ci sono stati investimenti in importanti strutture ricettive come ad Ovaro, Prato Carnico, Villa Santina, Comeglians.
      Annunci e chiusure che sembrano stridere con le politiche di progresso turistico pensate, pianificate e portate avanti negli ultimi anni, con i buoni propostiti poi espressi proprio la scorsa settimana dal presidente della Regione Tondo in visita alla sede di TurismoFVG a villa Manin di Passariano di Codroipo assieme al Vice Presidente Luca Ciriani; visita durante la quale sono stati incontrati il direttore Andrea Di Giovanni e tutti i dipendenti per un breve saluto e qualche considerazione.
      «La Regione dopo aver lasciato per mesi gli uffici turistici territoriali senza alcune direttive, già comunque febbricitanti sotto la passata gestione Ejarque, ha pensato alla loro chiusura indiscriminata – attacca il consigliere provinciale della Sinistra Arcobaleno Massimo Peresson – che gli undici uffici della turismo Fvg, dislocati in Carnia, fossero troppi è opinione che può trovare consenso. La drastica chiusura però che la regione ha messo in pratica ha il sentore di una purga istituzionale che tralascia buonsenso e razionale ragionamento utilitario e di tutela territoriale». «Se la riforma Bertossi e tutte le riforme precedenti hanno via via portato al depauperamento di progetti e risorse umane – prosegue Peresson – ora Tondo è arrivato al classico gesto finale, si butta via tutto senza salvare ciò che di buono negli anni si era prodotto. La giunta regionale, se da un lato non si preoccupa di recuperare i progetti pensati, avviati e portati al finanziamento dalla struttura carnica che si occupava di turismo una mezza dozzina di anni fa, già depredati e trasferiti a Codroipo dalla precedente dirigenza di Turismo Fvg, dall’altro congela tutti i progetti di infrastrutturazione e non avvia il completamento di opere che aspettano gli adeguati finanziamenti che porterebbero al tanto sospirato completamento».