Carnia: le difficoltà dell’assistenza domiciliare

Sono un piccolo esercito silenzioso: partono la mattine di ogni giorno della settimana e girano tuta la Carnia per prestare il loro servizio ad ammalati che se non ci fossero loro dovrebbero essere ospedalizzati; sono le infermiere dell’assistenza dominiciliare. Kathia Cragnolini e Sandra Blasotti, referenti infermieristiche dei due distretti dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Friuli, assieme al direttore sanitario, il dottor Giancarlo Miglio, evidenziano le molte difficoltà del quotidiano nella loro attività, dove di fronte ad una domanda molto variegata da parte degli utenti, le risposte, con le risorse disponibili, si rivelano sempre più limitate e le previsioni normative sempre più inadeguate.

Un impegno e una professionalità, quella dei dipendenti dell’Ass 3, che sono riconosciuti e apprezzati dagli utenti grazie anche ai punti salute, agli ambulatori infermieristici, al progetto trasporti attivati a sostegno della popolazione, specie più bisognosa e anziana, dell’Alto Friuli. <br />
«In Alto Friuli – spiegano – specie in montagna, regge molto la cultura della famiglia e delle persone in stato vegetativo persistente. Due sono seguite a domicilio con impegno dei servizi territoriali, mentre 3 sono assistite in casa di riposo. L’assistenza domiciliare è complessa e, laddove si rivela fattibile, la famiglia viene coadiuvata dall’azienda sanitaria. Ora stiamo lavorando – spiega Miglio – per avere specialisti ospedalieri a domicilio».

A impensierire in questi giorni il territorio è anche la carenza di personale infermieristico costretto, per esempio in ospedale, a lavorare a ritmi poco sostenibili nel lungo periodo. Per questo da più parti si chiede, a gran voce, all’Università di Udine di sbloccare il numero chiuso per questo corso di laurea, di portare una sede staccata del corso di scienze infermieristiche in Alto Friuli e qualcuno suggerisce, non a torto, di imparare a valorizzare queste professionalità, fondamentale tassello del domani, riconoscendo loro il valore sociale che non si è saputo finora attribuire loro.