Carniacque: avevamo visto giusto, accettate le dimissioni di Petris, Paolo Albano nuovo Presidente


Avevo visto giusto: qualcuno forse ricorda il mio post del 10 agosto in cui davamo la notizia delle "silenziose" dimissioni presentate da Renzo Petris, ex consigliere regionale e Presidente fino ad oggi di Carniacque la società che gestisce il servizio di acquedotto, fognatura e depurazione delle acque reflue per l’intero territorio montano del Friuli Venezia Giulia. Chi vuole può rileggere qui il post intitolato "Petris si dimette per essere ri-confermato?" e in cui ipotizzavamo che la presunta manovra potesse presentare alcune contro-indicazioni: mi chiedevo se Renzo Petris avesse le dimissioni affinchè fossero respinte e quindi uscirne rafforzato, viste le polemiche che la Società da lui presieduta aveva sollevato sopratutto da parte di utenti inferociti per le tariffe elevate e che non aveva incontrato un sostegno convinto da parte di sindaci rappresentanti di alcuni dei comuni che costituiscono una buona fetta dei soci di Carniacque. Quindi una sua riconferma avrebbe messo fine alle polemiche confermandogli il sostegno della maggioranza del consiglio di amministrazione.

Forse sarebbe stato meglio dedicarsi a migliorare la comunicazione dell'azienda con i suoi utenti, invece che dare per scontato che l'applicare una norma decisa dal governo, esonerasse la società da un opportuna messa a conoscenza e condivisione con il pubblico dei meccanismi che stavano dietro all'emissione di bollette di pagamento che sono quasi sempre scarsamente leggibili.

L'epilogo oggi: il consiglio di amministrazione di Carniacque accoglie le (sottaciute) dimissioni di Renzo Petris e nomina il consigliere Paolo Albano nuovo Presidente.

Paolo Albano è uno degli amministratori in carica e la scelta del consiglio di amministrazione denota la chiara volontà della società di dare continuità all’azione amministrativa ed agli indirizzi avviati in questi anni.
L’attuale cda è stato eletto infatti dall’assemblea dei soci nel 2008.
«La scelta – informa una breve nota della società, diffusa al termine della seduta – rappresenta, nei confronti dei Comuni soci, sia garanzia di continuità nello sviluppo delle linee strategiche già intraprese sia la dovuta maggiore attenzione alle problematiche del territorio».
«Il tutto – conclude la nota – finalizzato ad aumentare gli standard qualitativi del servizio offerto a partire dalla proposta di revisione dell’articolazione tariffaria in riduzione da discutere assieme alle Zto».