Carta famiglia: la Regione FVG accelera

La Carta Famiglia è uno dei progetti a cui la Regione sta lavorando a partire dalla pubblicazione sul BUR n. 28 del 12 luglio 2006 dell’articolo 10 della LR 11/2006 "Interventi regionali a sostegno della famiglia e della genitorialità". Successivamente ci sono stati altri passaggi tra cui l’approvazione del regolamento di questo strumento che  tuttavia risulta ancora abbastanza sconosciuto: la Carta Famiglia non è un’erogazione economica, ma un insieme di agevolazioni e riduzioni di costi e tariffe per l’acquisizione di beni e la fruizione di servizi significativi nella vita familiare. la novità è che   il primo settembre partirà l’operazione famiglia della giunta Tondo. «Riportiamo al centro uno dei temi fondamentali dei nostri cinque anni di governo», spiega l’assessore all’istruzione Roberto Molinaro, che anticipa i provvedimenti della giunta, dall’entrata in vigore della Carta famiglia alla modifica della legge regionale collegata. A ispirare il lavoro della giunta, anche se la Carta famiglia è una misura nata sotto l’amministrazione Illy, c’è la convinzione che «la famiglia non è un soggetto da assistere, ma da accompagnare. Dobbiamo considerare – insiste Molinaro – la famiglia come una risorsa della nostra società».<br />
Le parole sono chiare: per la giunta Tondo famiglia non è, se i figli non ci sono. Non solo. La famiglia, quella da premiare con i contributi, insomma, è quella di un uomo e una donna, sposati, non coppia di fatto, e con figli.

La giunta lavorerà in due direzioni, anche grazie al nuovo Servizio dedicato alle politiche per la famiglia, che è stato inserito nella macchina regionale e che risponde direttamente alla presidenza. Primo punto, il più urgente, è l’attivazione della Carta. Il progetto, avviato nella scorsa legisatura, «avrebbe bisogno di qualche modifica – nota Molinaro –, ma è troppo tardi, intanto lo facciamo partire». La carta, che sarà integrata nella carta regionale dei servizi con cui la gran parte dei cittadini ha già familiarità, sarà abilitata dai comuni.

Primi obiettivi della carta sono il risparmio, per le famiglie della regione, sui consumi dell’energia elettrica e sui trasporti pubblici. Secondo le stime della Regione su 500 mila, 136 mila nuclei familiari avranno diritto agli sconti.

Il criterio per l’assegnazione dei contributi sono il numero di figli e il calcolo Isee, che tiene conto di reddito e patrimonio di ogni nucleo familiare. La Regione ha previsto quattro fasce: dalla alta (tre o più figli, reddito Isee fino a 30.000 euro), a cui andranno la maggior “intensità” dei fondi, alla fascia bassa (un figlio), a cui andrà la minore “intensità”. Per le super famiglie, da quattro o più figli, è invece abolito il limite di reddito.

Per il 2008 i fondi che la Regione investirà sulla carta sono pari a 10,2 milioni di euro, da distribuire tra le varie “intensità”. I calcoli sono ancora sommari, ma circa il 10% (1 milione di euro) andrà alla fascia alta, circa il 30% (3 milioni) alla fascia media, il 60% (6 milioni) alla fascia bassa. Oltre alla carta, 4,8 milioni di euro, tra 2008 e 2009, saranno invece destinati ai comuni, per attuare interventi locali.

Il secondo punto dell’operazione, ed è forse il più succoso dal punto di vista politico, sono le modifiche che la giunta intende fare alla legge attualmente in vigore, la legge 11 del 2006. Le proposte potrebbero arrivare in aula in primavera. Si va dall’esclusione dai finanziamenti per le famiglie non sposate, alla semplificazione della legge, a nuovi interventi contro la fragilità delle coppie e le separazioni. E ancora, dal premiare i comuni virtuosi nelle politiche per la famiglia all’allargare la carta famiglia a sconti nella grande distribuzione alimentare e a migliorare la condizione dei genitori in maternità.

«È un inizio – dice Molinaro –, entro il 2010 dobbiamo aumentare i fondi per la famiglia, arrivare a 45 milioni di euro».

Una risposta a “Carta famiglia: la Regione FVG accelera”

  1. Il sig. Tondo ha stabilito che la famiglia è solo quella formata da un uomo e una donna SPOSATI e con figli, ma non ha tenuto conto che anche i figli nati da coppie di fatto o quelli nati dai precedenti matrimoni di coppie conviventi hanno il brutto vizio di mangiare, esattamente come quelli nati da coppie “regolari”, ed ha escluso le coppie di fatto dai benefici della Carta Famiglia. Se non è discriminazione questa………..!

    Lo sa il sig. Tondo quanto costa un divorzio quando la controparte non è consenziente e pretende migliaia di euro dopo che si è resa irreperibile per anni?

    Sposarsi e regolarizzare la propria posizione non è sempre e solo questione di volontà, lo tenga a mente quando stabilisce i parametri su chi ha diritto e chi no.

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