Cervignano: presentato il progetto della nuova strada per Grado

di Elisa Michellut

Migliorare le condizioni del traffico nella Bassa friulana ma anche e soprattutto decongestionare i centri cittadini che, nel periodo estivo, sono interessati dal continuo passaggio di automobili italiane e straniere dirette a Grado. È questo l’obiettivo del nuovo studio sulla viabilità della Bassa friulana che è stato condiviso e proposto dai sindaci dei comuni di Cervignano, Ruda, Aquileia, Fiumicello, Villa Vicentina e Terzo di Aquileia
Il nuovo tracciato. Lo studio in questione, presentato qualche giorno fa all’assessore regionale Riccardi costerà 22 mila euro e prevede una viabilità alternativa soprattutto lungo la direttrice da e verso Grado (nell’area compresa tra le strade 352, 14, 351 e i fiumi Torre-Isonzo). I percorsi individuati nello studio, come hanno rilevato i sindaci, sono in fase di realizzazione oppure in progetto, e comunque utilizzano in gran parte tratti di viabilità attualmente già esistente. Per quanto riguarda i comuni di Ruda e Villa Vicentina, i sindaci propongono la realizzazione di una bretella che dovrebbe iniziare subito dopo il ponte sul fiume Torre e finire nella zona industriale di Fiumicello, questo per evitare che le automobili e i mezzi pesanti attraversino i due comuni friulani. «Ruda e Villa Vicentina – spiega il sindaco di Ruda, Palmina Mian – vengono attraversate dal traffico proveniente dalla provincia di Gorizia, che, in particolare durante l’estate, è molto intenso. Inoltre, dopo la costruzione del nuovo centro commerciale di Villesse, la situazione peggiorerà ulteriormente». Aggiunge il sindaco di Cervignano, Pietro Paviotti: «Questo studio è stato finanziato dai sei comuni della Bassa e, in futuro, ci permetterà di pianificare, assieme a Regione e Provincia, la viabilità che interesserà tutto il territorio». Per quanto riguarda il cervignanese, la tangenziale che collegherà il casello di Palmanova della A4 con l’interporto di Cervignano baipasserà a ovest il capoluogo della Bassa e arriverà fino alla strada statale 14, incrociando via Caiù e scendendo fino alla zona a sud di Cervignano, sulla 352, da dove la strada si ricollegherà alla statale 14, dopo l’incrocio del ristorante Il Turista. Da lì si potrà proseguire lungo la 14 fino al ristorante Ai Cjastinars per poi girare a destra sulla provinciale che collega Villa Vicentina ad Aquileia. Prima di entrare nella città romana, infine, all’altezza dell’agriturismo Tarlao, verrà realizzato un raccordo che, evitando il centro cittadino, si ricollegherà alla statale 352 dopo aver attraversato la zona industriale di Aquileia. <br />
Stop al traffico per Aquileia. «Non è possibile continuare a far passare i veicoli per il centro della città romana – conclude il sindaco di Aquileia, Alviano Scarel – Chi vorrà raggiungere Grado potrà farlo più agevolmente baipassando il centro del comune e utilizzando, peraltro, un percorso già esistente».

Una risposta a “Cervignano: presentato il progetto della nuova strada per Grado”

  1. Aggiornamento del 24/06/2010

    La soluzione, alla fine, è arrivata – anche se non soddisfa tutti, a partire dalla Provincia -, e pare sia definitiva: la bilingue di San Pietro al Natisone sarà dislocata, il prossimo anno scolastico (e quasi certamente, anticipa l'assessore regionale all'istruzione Roberto Molinaro, anche nel successivo), in cinque sedi. La decisione è stata presa ieri pomeriggio in prefettura, a Udine, nel corso di un nuovo vertice fra Regione, Provincia, Comune e Ufficio scolastico regionale. Ecco dunque il quadro: le materne saranno accolte dalla Casa dello studente; le primarie, invece, verranno concentrate nell'ala nord dell'edificio delle ex magistrali, fatta eccezione per una classe che sarà ubicata nel plesso delle medie "Dante Alighieri". Per le secondarie di primo grado si dovrà ricorrere agli spazi delle scuole elementari di Savogna o – più probabilmente – di Pulfero, mentre gli uffici amministrativi verranno ospitati dal palazzo municipale.
    Avanzata dal sindaco Tiziano Manzini la proposta è passata a maggioranza, con il parere contrario, appunto, della Provincia. «E' la via migliore, perché non costringe nessuna delle realtà coinvolte a rinunciare ad alcuna funzione, ed è anche la meno onerosa», commenta Molinaro. Il primo cittadino di San Pietro, da parte sua, assicura: «Più di così non si poteva fare». E rispedisce al mittente i solleciti alla tempestività d'utilizzo dei fondi per il ripristino della vecchia sede della bilingue: «Stiamo scherzando? Dobbiamo ancora riceverlo, il contributo, e qualcuno si permette di fare proclami del genere?».
    Quanto ai genitori, non condividono (dal punto di vista pedagogico-didattico-educativo) «la logica della scelta compiuta». Si profila, intanto, la possibilità di un ulteriore tavolo tecnico – su promozione dell'Ufficio scolastico regionale -, fra le direzioni della Bilingue e dell'istituto comprensivo monolingue

I commenti sono chiusi.