Chiara Cainero: Friuli d’oro a Pechino

E’ l’olimpiade delle donne per quanto riguarda l’Italia, ma è l’olimpiadi delle donne sopratutto per il Friuli. Con una finale emozionante, sotto un diluvio che sembrava nemico. Chiara Cainero, 30enne di Udine, conquista l’oro nel tiro a volo, specialità skeet. E’ il quinto oro dell’Italia a Pechino: quattro sono stati vinti da donne. E anche quella di Chiara, come nel caso della Quintavalle e della Pellegrini, è la prima assoluta di un successo femminile all’Olimpiade nella specialità. Ottenuto con una determinazione feroce e certamente decisiva nel momento che conta: "Quando ho visto che dovevo fare lo spareggio ho pensato: ‘Adesso li devo rompere’. E sono entrata per romperlì" racconta nella prima intervista tv dopo la sua gara d’oro, dedicata al marito e ai genitori, presenti sulle tribune.

PRIMA NELLE QUALIFICAZIONI – Lo skeet è la specialità più complicata e nervosa del tiro a volo. A ogni serie i concorrenti cambiano postazione mentre i bersagli cambiano sequenza e angolo di traiettoria. L’arma è in mano, viene portata in posizione di tiro al momento del lancio. Oltre alla concentrazione servono riflessi prontissimi e bisogna ogni volta adattarsi a una prospettiva e a una traiettoria diversa. E una giornata di gara, sparando un centinaio di colpi con un calibro 12, che ha un notevole rinculo, richiede anche una bella dose di resistenza fisica. Chiara Cainero è diventata campionessa olimpica disputando una gara di livello altissimo fin dall’inizio. Nella fase eliminatoria aveva conquistato il primo posto stabilendo anche il nuovo primato olimpico con 72 piattelli colpiti.

SPAREGGIO A TRE – La finale a sei del pomeriggio distilla emozioni intense. Chiara Cainero, atleta della Forestale, due volte campionessa europea, un argento e un bronzo ai Mondiali, è perfetta, pur essendo sempre ultima nella serie di tiro e quindi nelle condizioni di subire la pressione per i centri delle avversarie. Ma non ha mai cedimenti. La lotta è fra l’azzurra, la statunitense Kimberly Rhode e la tedesca Christine Brinke. Ed è un confronto così equilibrato che tutte e tre chiudono a 91 colpi, rendendo così necessario lo spareggio. In pedana 4, con due "doppie" da affrontare per ciascuna atleta, l’americana e la tedesca sbagliano un colpo ciascuna. Sono pari, in testa. Ma ora tocca a Chiara. E Chiara non si emoziona, non perde riflessi e concentrazione. Chiara non sbaglia. Due centri perfetti, due centri per l’oro, la gioia dell’abbraccio con l’allentaore sotto la pioggia e una corsa insieme nel diluvio fin sotto la tribuna dove il marito e i genitori, corrono festanti con un tricolore nelle mani

"VOGLIO ARRIVARE A LONDRA " – Ad Atene la Caienero aveva ottneuto un ottavo posto. E aveva esultato di gioia per l’oro di Andrea Benelli, nella gara maschile di skeet. "Adesso potrò dirgli che siamo colleghi, no?", scherza Chiara. Non ha intenzione di smettere. "Ho 30 anni ma penso di poter dare ancora molto a questo sport – dice ai microfoni Rai -. Spero che questa medaglia possa servire da stimolo anche per le ragazze della squadra. Adesso spero di arrivare a Londra ". La condizione perfetta mostrata in gara l’ha trovat, dice, proprio prima arrivare a Pechino: "Sono entrata in forma due giorni prima di partire per i Giochi. Ho cercato di dare il meglio sono riuscita ad arrivare sul podio con 93. Onestamente pensavo servisse un punteggio più alto; vuol dire che effettivamente le difficoltà di questo campo sono oggettive

Una risposta a “Chiara Cainero: Friuli d’oro a Pechino”

  1. ”Quando mirano qualcosa, i friulani alla fine ce la fanno e questa medaglia ne e’ la conferma”: e’ il commento del Presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia alla vittoria di Chiara Cainero alle Olimpiadi. ”E’ una vittoria che mi fa venire la pelle d’oca – ha aggiunto Ballaman – ed e’ un immenso piacere per tutto il movimento sportivo del Friuli Venezia Giulia”. ”E’ una bella vittoria – ha concluso Ballaman – anche perche’ viene da una donna, a conferma che non servono ‘quote rosa’ particolari per fare buoni risultati”.

I commenti sono chiusi.