La generosità della famiglia Casarotto, che ha deciso di donare gli organi del giovane Thomas (il promettente ciclista di 19 anni morto a seguito di un incidente avvenuto durante il Giro del Friuli), ha ridato la speranza a un bambino e ad altre quattro persone. Lo dichiara Roberto Peressutti, direttore del centro regionale trapianti, il quale aggiunge: «Mi hanno colpito positivamente la determinazione e la grande generosità dei familiari dell’atleta. Alle volte, infatti, non è facile prendere una decisione del genere
in una situazione così devastante. Credo che, in questo caso, sia stato determinante il fatto che la famiglia aveva affrontato il discorso prima della tragedia» Anche la presidente regionale dell’Associazione donatori di organi Gloria Aita si rivolge alla famiglia di Thomas Casarotto: «A loro va tutto il nostro cordoglio in un momento così drammatico. Vorrei anche dire loro che, in questi anni, ho conosciuto tante persone che hanno deciso di donare gli organi di un loro caro – anche molto giovane – e devo dire che il gesto del dono ha sempre offerto loro uno spiraglio di consolazione. O almeno la certezza che non tutto era finito con la morte. Infatti qualcosa di Thomas continua a vivere e le persone che ora hanno un futuro grazie a lui di certo, ogni mattina, dedicano al “loro” donatore (in Italia le persone trapiantate, per legge, non possono conoscere l’identità del donatore, ndr) il primo pensiero».<