Danieli: Brunetta gaffes a ripetizione all’incontro di Buttrio

Evidentemente crede di avere sempre davanti a sè i giornalisti compiacenti stile "A porta a porta"; oppure è convinto di poter parlare di tutti come parla dei presunti fannulloni della pubblica amministrazione. Quel che è certo, è che le affermazioni del ministro stavolta SONO alla sua …. altezza  La cosa è stata talmente evidente che ha suscitato reazioni anche dal Consiglio Regionale:  la "svista" del ministro Renato Brunetta sugli stipendi dei manager alla Danieli, per il capogruppo Pd al Consiglio del Friuli Venezia Giulia, Gianfranco Moretton, è "di poco rispetto e mancanza di sensibilità". Lo afferma oggi, in una nota in cui critica il ministro anche "nel voler per forza esprimere giudizi e valutazioni rapportandole sempre al valore monetario e non al merito". Secondo Moretton "se è legittimo parlare di ‘fannulloni’, sarebbe molto più importante ed esaltante evidenziare le eccellenze. In ogni caso – conclude – ritengo che il ministro sbagli a rapportare sempre se stesso come termine di paragone massimo".

Due passaggi dell’intervento del ministro Brunetta agli Incontri Danieli ’08 non sono stati proprio ispirati, anzi decisamente infelici. Tanto da suscitare un mormorio abbastanza consistente e significativo, tanto che più di qualcuno ha commentato che se non fosse accaduto in Friuli e alla Danieli, ma altrove ci sarebbe stata perlomeno una salva di fischi. E in effetti il ministro nella successiva conferenza stampa si è corretto e ha rettificato decisamente il tiro. Ecco le frasi incriminate: «Il mio stipendio? È un cinquantesimo di quello medio dei manager della Danieli. Che in più, ogni sabato, vanno a giocare a golf mentre noi politici parliamo e ci confrontiamo con la gente». In sala è subito scattato un brusio palesemente contrariato. E’ noto infatti quanto esigente sia l’ambiente di lavoro targato Danieli, che non lascia molto spazio al tempo libero, e quanto gli stipendi non siano da multinazionale. La percezione che chi scrive ha avuto è che il ministro sia salito sul palco non proprio di buon umore, soprattutto per l’esito del sondaggio di Mannheimer. Infatti, l’affermazione è stata fatta nel quadro della necessità dei tagli ai costi della politica che hanno indotto il ministro a dire chiaramente che il costo è legato al risultato e di «non generalizzare perchè dobbiamo tagliare la politica che non funziona o che funziona male non la politica tout court». Quindi, in conferenza stampa, sollecitato in proposito, si è corretto. «Il presidente della Danieli, Gianpietro Benedetti – ha detto con un sorriso –, è molto bravo e mi ha spiegato che gli stipendi dei suoi dipendenti non sono affatto alti. Volevo dire – ha quindi rettificato – che il mio stipendio è un cinquantesimo degli alti dirigenti di banche o finanziarie». E ha poi citato il caso di un «giovane» amministratore di banca «la cui liquidazione è stata pari al costo di un anno del Senato della Repubblica». Da segnalare l’intervento del capogruppo Pd in consiglio regionale, Gianfranco Moretton, secondo cui è «di poco rispetto e mancanza di sensibilità» la svista di Brunetta. In una nota critica il ministro anche «nel voler per forza esprimere giudizi e valutazioni rapportandole sempre al valore monetario e non al merito». Secondo Moretton «se è legittimo parlare di “fannulloni”, sarebbe molto più importante ed esaltante evidenziare le eccellenze».

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