Digitale terrestre: il Tar boccia la delibera Agcom sulla numerazione dei canali tv, rivoluzione in vista?


Il Tar ha bocciato la delibera Agcom sulla numerazione dei canali televisivi sul telecomando. L'autorità garante aveva proposto una regola secondo cui sul telecomando della tv digitale terrestre sarebbero stati gestiti in automatico, con i canali generalisti nazionali  dall'1 al 9 e poi dal numero 20 del primo arco di numerazione.
Il piano avrebbe dovuto avere valenza su tutto il territorio nazionale, comportando l'individuazione di un range di numerazione per categoria di programmi (canali generalisti nazionali, canali locali, canali a diffusione nazionale suddivisi per generi di programmazione).

Una vera rivoluzione, quindi, quella che potrebbe arrivare nei telecomandi della tv digitale La pronuncia del Tar è immediatamente esecutiva, ma l'Agcom ha presentato un ricorso d'urgenza al Consiglio di Stato per ottenere – quanto meno nell'immediato – la sospensiva della decisione del Tribunale amministrativo. L'Authority sosterrebbe che l'esecutività immediata della pronuncia del Tar potrebbe comportare problemi per il prosieguo nel processo di digitalizzazione della tv in Italia.<br />

Il Tar contesta in particolare la scelta di affidare ai Corecom (i comitati regionali dell'Authority) il sondaggio sulle abitudini e sulle preferenze degli utenti televisivi, i cui risultati erano stati poi utilizzati per definire l'ordinamento automatico dei canali sul telecomando.

Prprio su questo punto il Tar ha accolto il ricorso presentato dall'emittente televisiva napoletana Canale 34 in merito alla sua collocazione nella lista dei canali del digitale terrestre. E piena soddisfazione è arrivata dal Comitato Radio e Tv locali: "La delibera era ingiusta e bene ha fatto il Tar Lazio ad accogliere il nostro ricorso – dice il Comitato in una nota – Prendere come parametro le graduatorie Corecom (già bocciate anche dall'Antitrust) è stata una sciagurata decisione".