Friuli: oltre ai comuni di Udine e Majano, anche Tolmezzo nel mirino di Cottarelli commissario alla spending review

_Tolmezzo Cottarelli

Tra i tanti destinatari delle lettere di Raffaele Cantone e Carlo Cottarelli alle amministrazioni che potrebbero aver  violato le norme sugli appalti da tenere solo ai prezzi più convenienti per il contribuente, oltre ai Comuni di Udine e Majano figura anche il comune di Tolmezzo.  Cottarelli e Cantone sono, rispettivamente, commissario straordinario alla revisione della spesa e presidente dell’Autorità anti-corruzione. La lettera dovrebbe essere partita a Giugno  e per il capoluogo Carnico riguarderebbe un contratto di fornitura di energia elettrica per i comuni della Conca Tolmezzina dal 01/04/2013 al 31/03/2015 per una cifra totale di 419.578,49 Euro e dovrebbe essere stato stipulato nel periodo di competenza dall’amministrazione precedente all’attuale, quando era sindaco Zearo.

Una serie di decreti approvati fra il 2006 e il 2012 obbliga infatti gli uffici dello Stato e le società “in house”, controllate al 100%, a non sprecare un centesimo quando comprano sette categorie di beni e servizi essenziali: elettricità, gas, carburanti, combustibili da riscaldamento e contratti di telefonia fissa, cellulare o per traffico dati. Per ordinare da questo menù, tutti dovrebbero servirsi della centrale nazionale degli acquisti Consip o delle centrali regionali. Facile capire perché: i grandi acquirenti hanno le competenze e sono in grado di spuntare i prezzi migliori. La legge tollera eccezioni, cioè amministrazioni che fanno shopping da sole, solo se un ufficio compra a meno dei prezzi garantiti da Consip.

Poiché tutti devono registrare i contratti sul portale dell’Autorità anti-corruzione (ex Autorità di vigilanza sui contratti pubblici), il lavoro di intelligence è partito subito. Ministero dell’Economia, Guardia di Finanza, la squadra di Cottarelli e quella di Cantone hanno incrociato i dati ed è venuta fuori la lista dei sospetti. Prima cento, poi cresciuti a duecento. Tutti enti locali, ministeri, aziende sanitarie o università che nel 2012 e nel 2013 si sono comprate elettricità, gas, benzina o telefonate da soli.  L’elenco potrebbe crescere fino a tremila amministrazioni.

Ora la palla passa alle Amministrazioni interessate dalle lettere, a loro le risposte al Commissario.